CAPITOLO#1

956 50 4
                                    

Decorazioni rosse,dorate e verdi ovunque,i finti Babbo Natale che girano per le strade augurando un buon Natale,gruppi di persone che cantando canzoni Natalizie per le strade,i negozi dei dolci aperti 24 ore su 24,un via vai di persone che si affrettano a prenotare un viaggio per una vacanza in montagna,le piste di pattinaggio stracolme di persone,i disegni dei bambini appesi alle finestre delle scuole...eccolo il Natale.

Il Natale...chi non lo ama?Io. Ero forse l'unica persona al mondo ad odiarlo. Tutto era cominciato qualche anno fa,era la Vigilia di Natale..

-Ancora!Ancora!-dissi battendo le mani,mentre mio padre si preparava a risuonare per l'ennesima volta una canzone natalizia al piano forte. Mia madre stava togliendo il giubbino al mio fratellino che era appena rientrato sommerso dalla neve. Io risi,mentre giocavo con una di quelle palle di vetro che quando si scuotevano sembrava quasi che ci nevicasse dentro.

Successe tutto in un attimo,la palla di vetro mi cadde dalle mani mentre tutto intorno tremava,le persone fuori correvano a destra e a sinistra mentre le case crollavano sotterrando qualche povero passante disperato.

Mio padre prese me e mio fratello,ci portò di sotto, al sicuro,mentre il soffitto ci crollava addosso.

Qualche ora dopo era tutto finito,qualcuno mi tirò fuori da quell'enorme massa di detriti.

C'ero solo io,speravo che almeno il mio fratellino si fosse salvato ma era morto anche lui.

L'unica cosa che trovavo di positivo nel periodo natalizio era la neve.passavo le giornate fuori,seduta nella neve,magari a disegnare qualcosa oppure ad organizzare qualche scherzo con Jane,la mia migliore amica. Anche lei era rimasta da sola,dopo il terremoto,con la differenza che aveva represso l'odio verso il Natale,una cosa che mi consigliò di fare ma che io ignorai. All'apparenza io e Jane potevamo sembrare due persone completamente diverse: lei allegra,il tipo che non sta mai fermo.Alle elementari l'avevano anche soprannominata ''Merida'',dato che c'erano molte somiglianze tra lei e Ribelle...sia in aspetto fisico che nel carattere.Io invece ero più come un lupo solitario,amavo stare per conto mio e l'unica persona che avevo lasciato entrare nella mia vita era lei,con Jane usavo mettere da parte la mia maschera di ghiaccio ed essere me stessa.

-Buon Natale!-gridarono i miei compagni di classe,mentre correvano fuori dalla classe dopo il suono della campanella,che segnava la fine dell'ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie.

-Fatevi investire-dissi ironicamente,mentre afferravo lo zaino e mi dirigevo nel corridoio per svuotare il mio armadietto. Jane rise,mentre mi afferrava per un braccio implorandomi di aspettarla. Cominciai a rovistare nell'armadietto riempiendo il mio zaino con cose messe alla cavolo.

Mentre io e Jane riempivamo i nostri zaini con quaderni e libri cominciò a passare la squadra delle cheer leader che auguravano un buon Natale a tutta la scuola,vendendo degli orascchiotti che indossavano un cappellino da Babbo Natale. Io le odiavo quelle oche,il loro unico interesse era fare carriera nell'ambito scolastico per poi sperare di finire su qualche copertina di qualche rivista di moda. Anche loro indossavano una maschera,come me,con la differenza che io ne indossavo una di ghiaccio per coprire le mie emozioni e non ne indossavo una di fondotinta e rossetto per coprire brufoli o labbra troppo sottili.

-Saaam Buon Natale,vuoi un peluche?-mi chiese una delle cheer leader, sforgiando uno di quei sorrisi falsi. Io mi girai chiudendo di scatto l'armadietto,lanciando alla ragazza uno dei miei sguardi più gelidi.

-Io ti sembro una che ha voglia di festeggiare il Natale?-

-Ehm...no...cioè...Sam,p-possiamo parlarn..no...va bene..ciao!- e scappò,aggregandosi di nuovo al resto delle ochette.

Stavo camminando insieme a Jane,mentre ci dirigevano verso casa mia.
La vidi fermarsi per cercare di legare in uno chignon i suoi capelli rossi.
-Lascia perdere,sono indomabili-le dissi ghignando.Lei ci perse la pazienza e buttò la molletta nella neve.
Mi rigirai per andare verso casa ma una palla di neve mi colpì dietro la testa,facendomi cadere di faccia nella neve.Mi girai ed alzai lo sguardo.
Jane stava ridendo,mentre teneva una palla di neve in mano.
Mi alzai in piedi e le tirai una palla di neve dritta in bocca.
Lei la sputò,ed io le sorrisi.
-Non sfidarmi ad una battaglia di palle di neve-
Da lì iniziò una battaglia di neve infinita.
Era sempre stato così, quando iniziava una battaglia di palle di neve non mi fermavo più.

Dopo qualche minuto i miei capelli neri erano pieni di neve e quelli di Jane non erano di certo messi meglio.
Mentre mi chinavo per fare un'altra palla di neve notai un gruppo di ragazze,qualche metro distanti da noi.
Mi avvicinai a Jane,prima che lei potesse alzarsi per colpirmi.
Le tappai la bocca ed indicati il gruppo di ragazze,mentre un ghigno mi compariva sul viso.
Jane mi guardò confusa,togliendosi la mia mano dalla faccia.
-Sam,tu sei pazza...quelle sono le ragazze più popolari della scuola,tra cui la figlia della preside-mi disse sossurrando.
Io risi e scossi la testa,non potevo resistere.
-Si lo so!-
-Non ti riconosco più, una volta non ero io quella pazza ed irragionevole?-mi chiese alzando un sopracciglio,rivelando la sua espressione divertita.
-Bhe...forse è colpa della magia di Jack Frost?-dissi alzandomi ed avvicinandosi di più al gruppo di ragazze.
Conoscevo la sua storia,mia madre me l'aveva raccontata parecchie volte quando ero piccola.Non ho mai conosciuto il suo aspetto fisico,ma ho sempre saputo che Jack Frost era lo spiritello dell'inverno.
Io amo il freddo,amo sentire i brividi a fior di pelle quando immergono le mani nella neve,amo le stalattiti,le battaglie di palle di neve,pattinare su un lago ghiacciato o scivolare lungo una discesa ripida con lo slittino.La neve ed il freddo erano le uniche cose che trovavo confortanti durante tutto l'anno.

Il lato dolce dell'inverno ||Jack Frost||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora