Tutti consideravano strabiliante il fatto che Sebastian si fosse innamorato di Ciel ma davano per scontato il contrario, come se per quel bambino fosse stato facile innamorarsi di quel demone: neanche lui l'aveva voluto. Sebastian doveva essere solo un modo per salvarsi e Ciel doveva essere un re senza pietà per le proprie pedine. Eppure come mai si era innamorato di una di queste? Per Ciel non era mai stato facile provare dei sentimenti. Provarli poi per chi avrebbe dovuto detestare di più al mondo era qualcosa che non accettava facilmente, e più si sforzava e più lo amava, come se il suo cuore volesse andare anche esso contro di lui; come se avesse stretto un silenzioso patto con quel demone, persino più forte del loro contratto, che neanche quando quello stesso cuore avesse cessato di battere, avrebbe smesso di esistere; come se fosse stato più forte della natura stessa. Il problema era che probabilmente lo era, e probabilmente era per questo che si era innamorato: per un patto stretti da uno sguardo, da un battito mancato che ne era valso più di un milione. Ciel detestava tutto di Sebastian: i suoi capelli neri come la notte e perennemente spettinati; le sue false espressioni di sorpresa, come se realmente ci fosse qualcosa che potesse sorprenderlo; la sua obbedienza, come se lo facesse perchè era davvero devoto a lui e non perché volesse magiare la sua anima. Beh, di certo Ciel sperava in questo ma non riusciva a crederci. Il ragazzino si riprometteva sempre di non guardare più i suoi occhi, rossi come il sangue, ma finiva sempre a fissarli, per abitudine o per bisogno. Ogni tanto li guardava troppo al lungo, se ne accorgeva, doveva essere ancora colpa del suo cuore. Ogni battito che perdeva a causa del rosso degli occhi di Sebastian sembrava rafforzare quel malefico contratto tra quel che aveva nel petto e il demone. Si chiese perchè non potesse provare quelle cose per la sua fidanzata, o anche innamorarsi di qualcun altro, ma non di lui. Era un conte, era potente. Avrebbe potuto avere tutto, ma lui non lo desiderava. Il suo unico desiderio era quel maggiordomo e nient'altro, anche se ora come ora avrebbe soltanto voluto non amarlo tanto. Eppure si chiese se avesse mai potuto rinunciarci, se avesse mai potuto rinunciare a quei capelli, a quelle espressioni e a quegli occhi. Avrebbe potuto rinunciare a colui il quale tanto amava ma che tanto avrebbe voluto detestare? Sarebbe mai riuscito a detestarlo davvero? Dopo tutti questi pensieri si riaddormentò in fretta pensando che, la mattina seguente, la prima cosa che avrebbe visto una volta sveglio sarebbero stati gli occhi rossi del suo fedele maggiordomo.
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Il contratto del cuore [SebaCiel Fanfiction]
FanfictionA chiunque trovi conforto nel leggere storie che parlano di altra gente, perché pensa di essere arrivato ad un punto morto con la propria. Tutti consideravano strabiliante il fatto che Sebastian si fosse innamorato di Ciel ma davano per scontato il...