capitolo 17: arrivo in famiglia

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Angel pov's

Tutti hanno applaudito e fischiato, per la sorpresa che Jason ha voluto farmi per natale. Jason ha ringraziato tutti quanti per aver aiutato, mentre io ero impegnata ad essere rossa in viso e brontolare chiunque mi prendesse in giro.

Mamma e papà mi hanno chiamata da loro in disparte per parlare. "Pulcino mio hai 19 anni. Non poteva capitarti un uomo migliore di Jason. So che vi amate entrambi e che desiderate una famiglia. Ma ti ricordo che se hai bisogno vieni pure da noi." Dice mia madre, mentre io ridacchio per papà: sta piangendo e dice che non vuole che "la sua bambina" ,mi chiama ancora così, me ne vada con un uomo. "Hahahaha. Dai papà smettila, non sono più una bambina." "Tu per me sarai sempre la mia bambina." E mi tiene stretta tra le sue braccia.

Stiamo tornando a casa mano nella mano.

Una volta entrati in camera non potevo non concedergli di farmi sua.

Chiuse la porta a chiave e mi tirò a se per baciarmi.

Mi spinge sul letto, non smettendo di baciarmi. Lui si mette sopra di in modo da stendermi sul grande letto matrimoniale.

"Jason" ansimo non avendo più ossigeno. Jason si stacca dal bacio, facendo prendere fiato a entrambi.

"Piccola ti fidi di me?" Dice mettendosi a cavalcioni su di me, mantenendo il suo busto in su grazie alla pressione che esercita sulle sue braccia poste ai lati della mia testa.

"Certo che mi fido. Perché?" Domando preoccupata per la sua domanda. "Perché da ora in poi sarò sempre più protettivo verso di te, e non so se mi vorrai." Confessa in tono triste. "Jason, quando ci siamo messi insieme mi chiedesti se mi creasse problemi la tua gelosia, e io risposi di no perché mi sono sempre piaciuti gli uomini gelosi ed è ancora così, solo perché amo te. Tu perché mi hai chiesto di sposarti?"

Dalle mie parole resta un po sorpreso e poi lo vedo sorridere "Perché ti amo. E voglio te al mio fianco. E poi so che sei gelosa anche tu quindi mi ricordo di non farti mai arrabbiare" dice facendo scaturire una mia lieve risatina.

Riprendiamo a baciarci con foga introducendo le lingue.

Da qui in poi ci saranno scende di sesso abbastanza dettagliate, non dureranno fino a fine capitolo, finirò la parte con le scene con questo simbolo *** per i più sensibili leggete da lì :)

Inizia a spogliarmi con desiderio e io ansimo ormai impaziente dal desiderio di spogliarlo.

Una volta rimasta in intimo, ribalto la situazione facendolo ritrovare sotto di me.

Gli mordo leggermente il collo mentre lui ansima per il piacere.

Tolto la camicia, che probabilmente si è fatto fare da Trender, gli passo una mano sui pettorali per poi baciarlo, mentre le mie mani sono occupate a toglierli i pantaloni.

Quando è rimasto in boxer mi fa ritrovare sotto di lui e con le mani parte alla ricerca del gancio del reggiseno.

Lo sgancia facendo scorrere le spalline per le braccia, per poi afferrarlo e buttarlo sul pavimento.

Prende il capezzolo destro con i denti e inizia a succhiare mentre tasta il seno sinistro con la mano facendomi gemere.

Infilo le mani nei suoi capelli e tiro qualche ciocca facendolo alzare dal mio seno. Mi guarda negli occhi aspettando un mio consenso per andare avanti e io annuisco.

A quel punto la sua mano vaga per il mio corpo, fino ad arrivare al ventre.

Da lì, senza sfilarmi gli slip, entra dentro l'intimo iniziando a stuzzicarmi il clitoride con un dito. "Ah!" Lascio scappare un urletto, dovuto alla sorpresa. Lui in tutta risposta riprende un capezzolo tra i denti senza smettere di stuzzicarmi il clitoride.

Un Amore Per Il Giocattolaio  || Jason The Toy MakerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora