Un rumore assordante

28 0 1
                                    

Ci fu un rumore fortissimo, mi sentivo triste a sentirlo, disperato ma rassegnato. Finì per un'attimo ma risprese subito dopo, questa volta poco più veloce. Mi accorsi di avere gli occhi chiusi.
Non appena li aprii mi sentii rilassato, anche se solo per poco, prima di riempirmi di stanchezza e rabbia, tirando un pugno sul mio pip-boy, e facendo terminare quell'orribile suono della sveglia delle 6 del mattino. Mi feci coraggio e mi alzai, andai lentamente in bagno a lavarmi. Uscii dal bagno, diretto verso la stanza. Codswort mi salutò con il suo fare gentile, risposi, prima di entrare in stanza a vestirmi. Mia moglie era li a controllare nostro figlio. Mi avvicinai mettendole le mani sulle spalle, e guardai nostro figlio. Mi salutò con fare stanco e andò in bagno. Mi vestii in fretta, e andai a fare colazione, passando per il mio studio a prendere i progetti e la 24 ore. Mangiai velocemente e andai all'ingresso, mi raggiunse mia moglie e mi baciò salutandomi e augurandomi buona giornata. Le giornate erano fantastiche nell'OASI, ( Orto Atomico della Scienza e dell'Informatica) l'unico posto al mondo ancora in piedi e vivo dopo l'olocausto nucleare, una ex base militare e laboratorio di scienze, e robotica, a scopo bellico, dove si lavora per creare armi avanzate, e strumenti per la ricostruzione del mondo, o almeno così dicevano. Questa è sotto la giurisdizione dell'ex stato americano, all'epoca Enclave. Le famiglie qui sono tutte di scienziati sopravvissuti grazie a un grande vault, il vault 121, costruito nelle ampie cave e miniere di silicio. qui il silicio è alla base di tutto, fu costrita qua la base proprio per non dover ordinare sempre nuovi carichi di tonnellate di silicio. Sono molti ettati di villette a schiera degli scienziati collegate da varie arterie al grande palazzo che è stato costruito sul versante della montagna da cui estraiamo il silicio. A guardarlo non sembrava enorme, ma ha centinaia di piani sotto terra dove la scienza ha visto suoi giorni migliori. Tutto ciò era circondato da mura altissime, almeno mezzo chilometro di cemento armato, particolarmente spesso, almeno una decina di metri, che facevano anche da letto, sotto terra, ai vari ettari di case, e al grande centro di scienza. Veniva chiamato sistema a vaso, creato affinchè sia manteuto l'ecosistema senza che da sotto terra arrivino animali o radiazioni, ma secondo me anche per tenerci all'interno. Finite le mura c'era una grandissima cupola di un particolare vetro resistente a esplosioni atomiche di elevatissima intenzità. Noi abbiamo solo un grande cancello, che funziona come la porta del vault, e che ci preserva dal mondo esterno.
Quelli dell'Enclave veri e propri non si sa bene dove vivano ma si sa che hanno occhi e orecchie ovunque. Arrivato al grande atrio del centro di scienze presi l'ascensore. Io ero al piano 101 Armature Atomiche. Era molto grande, ognuno aveva il suo ufficio, e poi c'era una grandissima sala prove dove confrontarsi con gli altri e lavorare insieme. Il mio ufficio era il 21. Mi sistemai e iniziai a lavorare. Stavo lavorando a un progetto di interfono sulle armature, per comunicare tra le truppe senza farsi sentire ne a voce, ne sulle frequenze radio. La giornata volò in un attimo. Era quasi l'ora di chiusura quando mi accorsi che era arrivata una lettera via tubo. Tubi infiniti di aria compressa che servivano a spedire lettere, regali e tante altre cose tra gli uffici. La presi e andai a casa, passando per i tornelli dove uomini in tuta dell'enclave come ogni giorno, a volto coperto, ci controllavano per vedere cosa avevamo. Ci controllavano sempre e in ogni occasione, e sporadicamente irrompevano nelle case, a qualsiasi ora per controllare, e de c'era qualcosa fuori regola eri fuori. Ma noi non ci facevamo caso e loro dicevano che era per purificare coloro che avrebbero guidato il mondo alla rinascita. Mi lessero la lettera, l'uomo non era molto interessato, ma notò che non era stata ancora fotocopiata e inviata al CED dell'Enclave ossia il Centro Elaborazione Dati. La fotocopiò e la mandò, me la rese e tornai a casa. quella sera mi rilassai mangiai e per ultimo lessi la lettera.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 27, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

fallout fandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora