i love you.

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Michael era sdraiato sul letto della sua camera dell'albergo che avevano a New York e sapeva benissimo cosa stava succedendo nella stanza accanto alla sua.
Si sentivano dei gemiti e lui sapeva che appartenevano a Luke e una ragazza qualsiasi. Succedeva tutte le sere, Luke portava in camera una ragazza random trovata al loro party post concerto, e lascio immaginare a voi cosa facevano, Michael invece se ne stava sdraiato, come adesso, sul suo letto a pancia in su, con le braccia incrociate dietro la testa, ascoltando quello che combinava il suo migliore amico nella stanza accanto e piangeva, perché da un po' di tempo aveva capito che Luke, per lui, non era più un semplice migliore amico, ma aveva capito che provava qualche sentimento che, in qualche modo, gli faceva sentire un vuoto nello stomaco ogni volta che sentiva quei gemiti e piangeva perché avrebbe tanto voluto essere nella stanza accanto, a baciare Luke, a fare l'amore con lui, ad accarezzare ogni centimetro della sua pelle lattea, ma sapeva che non poteva e quindi continuava a fare quello che faceva ogni notte.
La mattina seguente, mentre facevano colazione in una stanza più appartata dell'albergo, scelta apposta per loro, Luke arrivava con un ghigno soddisfatto e, come ogni mattina, raccontava a Michael le sue "imprese" con quella ragazza fin troppo "figa" secondo Luke, come se Michael non sapesse già ogni cosa e, come ogni mattina, sentiva lo stomaco contorcersi per la gelosia, ma lasciava correre perché tanto sapeva che non sarebbe mai riuscito ad ottenere Luke perché era palesemente etero.
Ma Michael non sapeva che Luke sentiva i suoi singhiozzi ogni notte, che la mattina notava il suo sguardo stanco e triste. Michael non sapeva che Luke si sentiva morire ogni volta che lo sentiva piangere e che vedeva quegli occhi distrutti e non sapeva neanche che, quando Luke faceva sesso con le ragazze random, nell'ultimo periodo sentiva un vuoto e quasi si sentiva disgustato e sporco perché in qualche modo sentiva di essere lui la causa del malessere di Michael e così si ritrovava a pensare sempre a lui e gli sembrava tutto così sbagliato e così reprimeva quelle sensazioni e continuava a fare quello che stava facendo.
Ma direi che il piano di Luke di ignorare i suoi sentimenti era andato a puttane perché una notte, mentre faceva sesso con una certa Sally o Molly (non lo ricordava neanche), non ce la fece più a sentire i singhiozzi del suo migliore amico, così decise di staccarsi da quella ragazza, che iniziava a fargli ribrezzo, di mandarla a casa e di andare dal suo migliore amico per vedere cosa stesse succedendo.
Michael, nel frattempo era sdraiato su un fianco, con una mano sotto al cuscino e l'altra sulla faccia per scacciare via le lacrime che continuavano a scendere copiose ignorando il suo tentativo di farne sparire la traccia, quando sentì i gemiti cessare e un bussare frenetico alla porta della sua stanza e la voce di Luke che diceva "Michael, che sta succedendo lì dentro?" alla quale decise di non rispondere. Luke era davanti la porta di Michael da circa dieci minuti e cercava invano di fargli aprire la porta.
Dopo un altro quarto d'ora e dopo aver sistemato un po' il volto, Michael decise di aprire, per trovare un Luke dallo sguardo più che preoccupato e, non resistendo, lo abbracciò ricominciando a piangere. Luke lo strinse perché sentiva che quella era la cosa giusta e si sentiva così bene con Michael tra le braccia e decise di fare la prima mossa, così si allontanò leggermente da lui e gli alzò in viso afferrando delicatamente il suo mento, lo fissò negli occhi prima di chiuderli leggermente e avvicinare i loro visi fino a far combaciare le loro labbra e sembrava tutto così bello e giusto che nessuno dei due si ritirò dal quel gesto, anzi continuarono a baciarsi per minuti interi fino a quando Luke leccò il labbro inferiore di Michael facendo scivolare la sua lingua nella bocca del suo ormai non più migliore amico. Michael aveva iniziato a baciare piano il collo di Luke, talvolta mordendolo e succhiandolo lasciando segni violacei che creavano un enorme contrasto con la pelle così pallida di Luke. Intanto i loro piedi, come un movimento automatico, li stavano portando verso il letto, facendo cadere Luke sotto Michael, che si sosteneva con i gomiti mentre si dedicava al collo di Luke, mentre questo lasciava uscire piccoli gemiti dalle sue labbra ormai gonfie e arrossate. Michael scendeva sempre più in basso, senza trovare intralcio da nessun indumento, poiché Luke aveva già tolto la sua maglia nella stanza con quella ragazza, e arrivò fino alla cintura che slacciò velocemente per poi far finire i pantaloni di Luke all'angolo della stanza. Con mani tremanti iniziò a calare anche i boxer, liberando l'ormai erezione di Luke, si calò e iniziò baciare la punta mentre con le mani iniziava a massaggiare il membro mentre Luke stringeva il lenzuolo azzurrino tra le mani per trattenersi e portava in avanti il bacino verso la bocca di Michael quando questo iniziò a pompare. Luke venne dopo poco con un gemito fin troppo forte e Michael tornò verso le sue labbra per lasciarci un piccolo bacio prima di iniziare a spogliarsi. Avevano ricominciato a baciarsi quando Michael si staccò ottenendo un verso di disapprovazione da parte di Luke. Infilò due dita nella bocca di Luke e gli disse di succhiare. Luke fece come gli aveva detto Michael e poco dopo infilò lentamente il primo dito nella vergine apertura di Luke che sentiva gli occhi bruciare sia per il dolore che per il piacere e Michael iniziò a penetrare con un altro dito per farlo abituare. Luke adesso era un casino di gemiti e ansimi e chiedeva di più così Michael sfilò le dita e velocemente spalmò il lubrificante sul suo membro e lo penetrò lentamente mentre l'altro adesso stava piangendo davvero per il dolore. Michael ebbe l'impulso di uscire ma decise di far abituare Luke, così iniziò a muoversi lentamente e poi sempre più velocemente fino a quando Luke non provò solo piacere e sembrava tutto così giusto che Luke capì che forse si era innamorato di Michael e finalmente capì quelle sensazioni di incompletezza che provava senza Michael o quando lo vedeva stare male e sperava davvero che lui provasse la stessa cosa. Michael diede un'ultima spinta e venne dentro il più piccolo con un urlo goduto e Luke venne subito dopo sul suo stomaco senza neanche provocarsi piacere con la mano perché la sensazione di Michael così vicino a lui era la cosa più piacevole del mondo. Così si ritrovarono abbracciati sul letto, ansimanti, con la testa piena di domande e il cuore pieno d'amore. Un "penso di amarti" uscì dalle labbra di Luke e se ne meravigliò perché non pensava che sarebbe mai riuscito a dirlo, poi ci fu silenzio e durante questi pochi attimi la paura prese il sopravvento nel corpo del biondo, che scemò quando Michael disse "io invece sono sicurissimo di amarti" e Luke sorrise come non aveva mai fatto e si baciarono senza neanche staccarsi per prendere fiato, perché l'ossigeno non era importante adesso che stavano così bene. Dopo un po' entrambi si staccarono e esalarono all'unisono "ti amo" e questo fu l'inizio di una storia d'amore piena di baci rubati di nascosto e sguardi innamorati.
Fine.

-spazio autrice-
holaa
okay uhm non ho esattamente niente da dire..
solo che tengo veramente tanto a questa storia e vorrei tanto sapere cosa ne pensate.
e se non l'avete ancora fatto, passate a leggere l'altra os the only reason.

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