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CAPITOLO 3

Mi sono svegliata e ho guardato immediatamente l'orologio. O mio dio.
Sono le 19:00
Mi ero addormentata che erano le 17:00 e... quindi... ho dormito due ore!
Chiamo Amy. Non mi risponde. La richiamo, ma non mi risponde.
Scendo al piano di sotto e vedo Charlot che guarda la TV.
"Buona sera manipolatrice di tv" le dissi.
"Sera, dirmigliona" controbattè lei.
Mi piace Charlot, quando vuole essere simpatica ci riesce alla perfezione!
"Posso guardare la replica della puntata di oggi?"
"Certo, vieni!"
Mi siedo sul divano. Mi rialzo subito perché sento squillare il cellullare.
È Amy. Le rispondo:
"Ciao" le dico.
"Ciao, perché mi avevi chiamata?"
"Beh, volevo chiederti una cosa..."
"Dimmi... che c'è?"

Amy è sempre disponibile, le voglio un mondo di bene <3.

"Beh... Mi sono stancata di stare qui..."
"In questo paese? "
"No, no... Mi sono stancata di stare in campagna."
"Ve ne andare? O mio dio..."
"No, non ce ne andiamo... almeno, Charlot è mio padre no..."
"E tu?"
" Io avrei pensato di..."
"Intraprendere la tua vita da pittrice e bla bla bla..."

Amy mi capisce sempre, a volte completa addirittura le mie frasi.

"Esatto" dico sospirando
"Senti" sbuffa lei. "se vuoi parti, ma sappi che a volte ciò che ti può sembrare giusto non è in realtà così conveniente come credi. Quando avresti pensato di partire?"
"Non so... credo... fra due settimane circa..."
"Lo hai già detto a tuo padre?"
"no, in realtà no"
"E cosa aspetti?"
"Uno di questi giorni. In questo periodo lo vedo molto preoccupato per il lavoro e non vorrei... fargli salire l'ansia alle stelle!"
"Ok, per qualsiasi cosa, puoi contare su dì me!"
"Va bene. Ciao"
"Ciao"

Amy mi serve tanto, non so come farò senza di lei...