Capitolo 4

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Congedo con un saluto Leonore e torno in camera cercando di prendere sonno.
Mi lascio trasportare dall'immaginazione.

La sveglia suona, deve essere mezzanotte e ho tutta la mattina per prepararmi.
Ah perfetto, mi alzo con uno sbadiglio.
Scuoto le mani tra di loro metto ai miei polsi qualche elastico mentre filo dritta in bagno.
Apro l'acqua aspettando che diventi bollente, pronta entro e inizio a togliere le impurità.
Lavo i miei capelli lisciandoli con il mio solito shampoo alla lavanda e dopo una ventina di minuti esco avvolta negli asciugamani.
Indosso l'intimo e poi i vestiti che avevo scelto oggi pomeriggio.
Provo a farmi diverse acconciature, per cercarne una semplicissima, ma bella allo stesso tempo.
Alla fine opto per una semplicissima treccia.
Inizio a comporla ancora coi capelli bagnati. L'asciugo col phon, non preoccupandomi di fare troppo rumore e competo il tutto con la lacca per mantenere la treccia senza che escano ciuffi.
Sono le 4:00 e inizio a prepararmi la borsa con i libri qualche penna e un astuccio.
Poi per la prima volta voglio provare ad andare a scuola con un pizzico di maschara.
Me lo metto sbavando quattro volte con la mia mano tremante.
Dopo svariati tentativi riesco e mi preparo il letto, sistemo la camera e finalmente scendo per farmi una colazione.
Bevo il latte con dei biscotti al cioccolato, dopo la sostanziosa colazione controllo di non avere baffi creati dal latte, almeno non il primo giorno.
Dopo essemi sistemata guardo l'ora e sono le 6.00, perfetto ho due ore per trovare la strada per la scuola e arrivare in anticipo.
Provo a seguire la strada che mio papà mi aveva indicato la mattina e dopo una buona oretta, dove mi sono persa trovandomi in vicoli ciechi, e alcuni perfino sconosciuti; sono arrivata sana e salva.
Non c'è ancora nessuno. Bene così avrò più tempo per trovare l'aule senza fermare uno studente e fare la figuraccia dell'anno.
Entrando vedo una signora sulla cinquantina scrivere sulla scrivania, porta i capelli raccolti in una crocchia ordinata, gli occhiali sul naso mentre concentrata legge qualcosa simile ad un libro.
Avanzo col mio passo goffo, arrivando davanti alla scrivania «Salve, sono la nuova studentessa, piacere Brook... Vorrei chiederle se cortesemente saprebbe indicarmi le mie lezioni di oggi» dico il più educatamente possibile porgendole la mano «Ma certo Brook, sei proprio educata, ma non darmi del lei, mi fai sentire vecchia.
Sono Brianne» sorride facendomi un cenno materno «Vieni che ti do un fogliettino» vado dietro la scrivania con lei e iniziamo a leggere il foglio con le lezioni.
Quindi alla prima ora ho storia col professore Brown nell'aula 32, se non sbaglio e poi mi basterà controllare nuovamente il foglio.
Mi preparo e mi sistemo meglio in bagno.
E mi guardo riflessa.
Capelli castani chiari raccolti in una treccia ordinata, capelli azzuri cielo limpido, bocca sottile colore del corallo, lentiggini sparsi dal naso al alle guance.
Pallida di carnagione, ma con le guance rosee. Sorrido mostrando i miei denti bianchi.
Il mio maglioncino panna, i skinny neri e ai piedi delle victoria tortora.
La mia borsa hippie, con frangette, cade sulla mia magra spalla.
Mi porto dietro l'orecchio una ciocca ribelle di capelli uscita dalla treccia.
Faccio un bel respiro ed esco.

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