9.6 (FINALE)

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Harry aveva i nervi a fior di pelle, dopo non aver ricevuto risposta in un momento cosí cruciale.
Com'era possibile che era tornato, di nuovo?
Quel ragazzo voleva veramente rovinargli la vita.
Proprio nel momento che aveva deciso di strapparsi tutti i capelli e mordersi il labbro fino a farlo sanguinare bussarono alla porta del suo ufficio.
«Signor Styles, é possibile?» La voce della sua segretaria lo salvó dalla crisi di nervi che stava per avere e permise alla ragazza di entrare dentro.
Quando lo fece, notó dietro di lei la figura di un ragazzo, forse piú di uomo.
Ancora non era riuscito a vedere il suo viso che il ragazzo parló, scoperto dalla segreteria che era ormai fuori dal suo ufficio.
«Har.» Louis sorrise, facendo bloccare il respiro in gola ad un Harry distrutto e nervoso.
Questo non ci pensó molto prima di cominciare ad urlargli contro di quanto fosse stato stronzo in tutto quel tempo.
«Come ti é venuto in mente di fare una cosa del genere? Sei veramente una persona di merda eh? Ti odio, cazzo ti odio cosí tanto. Perché continui a tornare da me? Proprio quando sembra sia riuscito a dimenticarti tu riappari.
Ti piace cosí tanto vedermi soffrire?
Sei un ipocrita, egoista, ti odio Louis, ti odio.»
Harry non si era neanche accorto delle lacrime che ormai uscivano senza sosta dai suoi occhi, accarezzando le sue guance rosse dal pianto insistente.
«Haz, Harry calmati.»
Sussurró Louis, avvicinandosi a lui per prendergli poi le mani e stringerle tra le sue.
«Ti amo Harry, scusa per come mi sono comportato.
Dopo tutti questi anni io ti amo ancora, non ti sembra una prova sufficiente per farti capire che ti voglio? Il fatto che torno sempre da te, non é abbastanza?»
«Oltre a te, sai un'altra cosa che odio?» Disse Harry, asciugandosi le lacrime con la manica della camicia nera e non curandosi minimamente delle parole di Louis.
«Proprio il fatto che alla fine ti ritrovo sempre davanti.
Io ti dimentico e tu ti ripresenti, dicendomi tutte queste scemenze che mi fanno cadere ai tuoi piedi in uno schiocco di dita.
Lo odio e odio te, ti ripeto.
Non ti amo, ti odio.»
Louis sentí come una lancia trafiggergli il cuore e indietreggió, guardando Harry negli occhi per cercare di capire se dicesse sul serio.
«Sei sicuro, Harry? Harry aspetta, cosa diavolo stai dicendo?! Non puoi di certo farmi questo.»
Urló, le sue piccole mani a farsi strada tra i capelli giá scompigliati e le lacrime sull'orlo di uscire.
«Ne sono sicurissimo Louis, non ti amo piú.»
Louis non riusciva a credere alle parole del ragazzo davanti a lui, arrivato troppo convinto che Harry lo avrebbe perdonato, di nuovo.
Ma forse quello succedeva solo nei libri, o nei film, perché in quel momento il suo ex ragazzo sembrava volesse far tutto meno che perdonarlo.
«Questo sarebbe un addio?» Harry annuí, passandosi una mano sul viso frustrato.
«Voglio che domani mattina tu raccolga tutte le tue cose e te ne vada via da quest'edificio.
Non ho intenzione di vederti in giro un'altra volta.»
Louis annuí, ormai arreso alle parole dure di Harry.
Gli giró le spalle, arrivando alla porta con lo sguardo basso.
Sentiva il dolore prendere completamente possesso del suo corpo ad ogni movimento compiuto, per amplificarsi quando poggió la mano sulla maniglia.
«Addio Harry.»
Mormoró, con la voce incrinata di una persona emotivamente distrutta.
«Addio Louis.»
Con queste ultime parole si era chiuso la porta alle spalle, abbandonandosi ad un pianto trattenuto per troppo tempo.

Quindi é per questo che non hai lottato per me?
Perché non mi volevi?

Oh Harry, questa volta ho lottato
per te ma tu non mi hai permesso di vincere la battaglia.

FINE.

NOT a Good Job! »L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora