Vuoto

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Vuoto

“È così buio qui.
Qui, negli abissi reconditi del mio animo.
È così freddo.
È così vuoto.
Ho sceso mille gradini per raggiungerti.
Una ripida scalinata stretta, umida e oscura
per venire qui.
Una candela.
Una sola candela bianca illuminava la mia via.
Ma la luce era così fioca e così debole.
I miei piedi nudi sentivano il freddo degli antichi scalini.
Ragnatele ovunque,
buio.
Umidità e solitudine.
Questo ospitava quella scalinata.
Morte e dolore
sembravano le parole incise nei freddi mattoni
dove la mia mano spaventata poggiava
tremante.
Ad ogni passo la candela
perdeva forza.
Sembrava che anch’essa mi stesse dicendo di andarmene.
Ma non potevo.
Non volevo.
Non dovevo scappare via.
Avevo bisogno di vedere,
anche solo per un attimo.
Ma tutto quello che vidi
fu solo buio.”

 



 
 

Note dell’autore

Salve a tutti!
Aggiungo queste note in fondo alla pagina per un piccolo appunto che mi sta molto a cuore.
La frase al quinto verso - “Ho sceso mille gradini per raggiungerti” - è un omaggio ad Eugenio Montale.
Se qualcuno di voi ha letto la sua poesia “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”, allora può ben capirmi. Spero che chiunque conosca questa poesia abbia colto all’istante il mio piccolo omaggio, leggendo la mia creazione.

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