Dreaming alone!

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Si sa, un angelo è una creatura pura e come tale è una delle più belle.
Tutti conoscono la storia di Lucifero, l'angelo caduto. Il più bello del paradiso e l'unico che ha osato ribellarsi al signore, che l'ha punito, mandandolo negli inferi.
E Lucifero ebbe quel senso di vendetta per millenni e giurò a se stesso che in un modo o nell'altro avrebbe fatto qualcosa.

Cher era un angelo, uno dei più belli. Pura quanto le sue candide ali.
Cher era stata spesso sulla terra, aveva visto come nasceva l'amore, l'aveva visto crescere e aveva visto che, seppur rare, c'erano persone che amavano fino alla fine dei loro giorni.
Era uno dei sentimenti che le piacevano di più, e che desiderava provare.
Cher era un angelo custode, e anche quel giorno era scesa sulla terra a controllare il ragazzo che vegliava, nell'ombra.
Era molto giovane, biondo, con un ciuffo ben ordinato e gli occhi di un azzurro talmente intenso da far invidia al cielo. Si chiamava Luke, e aveva grandi potenzialità per poter diventare un angelo, se la sua anima sarebbe rimasta candida.
Ma non era semplice, se un giovane demone, intralciava i piani di Cher.
Esattamente come in quel momento.
Luke stava attraversando la strada, aveva le cuffie alle orecchie. Il volume era talmente alto che il ragazzo non si stava accorgendo della macchina che stava correndo verso di lui, fin troppo veloce.
Ashton, uno dei seguaci di Lucifero, era nascosto nell'ombra. Un sorriso sadico era dipinto sul suo viso. Attendeva solo il momento dell'impatto, che avrebbe sottratto la vita al ragazzo. A quel punto corrompere la sua anima sarebbe stato più semplice per lui.
Cher provò a intervenire, affinché la macchina rallentasse, ma sembrava impossibile. Il potere di Ashton era più forte del suo.
Non ci penso due volte a prendere delle sembianze umane, correndo verso Luke. Portò le sue braccia a circondargli i fianchi, spingendolo via, insieme a se. Rotolarono sull'asfalto, con le sue ali, invisibili all'occhio umano, che proteggevano il corpo di Luke.
La macchina frenò tre metri lontana da loro. Mentre urla femminili ed espressioni scioccate, si dipingevano sugli occhi dei presenti.
Cher, facendo pressioni con le mani, si alzò dal corpo di Luke, che sembrava frastornato dall'accaduto.
Quando aprì i suoi occhi azzurri, incontro quelli del medesimo colore della ragazza.
-Chi sei?- le chiese.
Cher si limitò a concedergli un sorriso, prima di alzarsi e correre via di li, in modo da scomparire del tutto dalla vista degli umani.
Ashton dal suo nascondiglio, digrignò i denti. Arrabbiato dall'intervento della mora.
Le andò dietro, vedendo che aveva ripreso la sua forma, rendendosi nuovamente invisibile a gli occhi degli altri.
Ashton prese un freccia e senza pensarci, con l'arco, la scaglio verso di lei. Cher si voltò e riuscì a proteggersi senza problemi.
-Sei tu allora!- disse, vedendo per la prima volta Ashton.
Scrutò la sua figura, alta e slanciata. Era del tutto vestito di nero e il cappuccio alzato. Le frecce che portava con se, avevano piume rosse come il sangue.
-Hai rovinato il mio piano- disse lui.
-Come puoi desiderare la sua morte? È solo un ragazzo- disse Cher, non riuscendo a credere a quanta crudeltà potesse uscire dalla sua bocca.
Ashton alzò lo sguardo, fissandola a sua volta, accorgendosi per la prima volta, di quanto la bellezza di quell'angelo fosse devastante.
Aveva un viso ovale, pelle diafana, labbra rosee e occhi che sembravano blu. I suoi capelli erano neri e lunghi.
-Più giovane è l'anima, più punti acquisisco. Ma che ne puoi sapere. Voi angeli pensate solo a far arrivare questi stupidi esseri umani a un età talmente avanzata, che la loro anima, non è più buona a niente-
-Un anima, ha sempre importanza ed è sempre meravigliosa-
-Prima di essere corrotta. Come avviene nella maggior parte dei casi. No?- il suo tono sembrava volersi prendere beffa di lei.
Cher stava per controbattere, ma in quel momento, Ashton abbassò il suo cappuccio, mostrando il suo viso.
Fin su al collo, era pieno di tatuaggi. Sul suo labbro inferiore, c'era un doppio pearcing, come anche l'anellino sul suo naso.
Si mosse distrattamente quei ricci castano chiari, con sfumature dorate.
I suoi occhi andarono in quelli di Cher, che sembrò provare un tuffo al cuore. Erano verdi.
Cher non capiva, perché sentisse ogni cellula del suo corpo, voler andare incontro ad Ashton. Non capiva nemmeno, come una creatura dannata, potesse essere così bella.
Ashton sembrò notare il suo sguardo, un sorriso sghembo comparve sulle sua labbra. Approfittò di quella distrazione, per scagliarle contro un altra sua freccia. Puntava alle sue ali.
Cher se ne accorse troppo tardi, ma qualcuno intervenne giusto in tempo.
Un altro angelo, un fedele amico per Cher. Michael.
-Maledizione- soffiò Ashton, vedendo che Michael la stava portando via. -Non finisce qui angioletto- era chiaramente una minaccia.

Dreaming alone! ~ Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora