●I CHOOSE TO BE HAPPY ●

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"Sono stanco di scappare e del resto, è del tutto inutile. So bene che, ovunque vada, non avrò scampo. Non c'è alcun modo di sfuggire alla creatura che tra poco mi raggiungerà. Inutile chiedere aiuto. Nessuno può vedere il mostro che mi ucciderà, nessuno può sentire le sue terrificanti urla, fatta eccezione per gli sventurati che, come il sottoscritto, sono destinati ad essere le sue vittime..."

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... d'altronde quel mostro ero io. Non mi meravigliavo della persona che ero diventata, non ho avuto un'infanzia come quella degli altri bambini. Mio padre era sempre fuori casa, mia madre diceva che lavorava tanto per assicurarmi un futuro migliore ma in realtà non era così, mio padre beveva. Ricordo quando tornava a casa ubriaco verso le quattro del mattino.
Vivevamo in una catapecchia, un monolocale pieno di muffa. Mia madre si ammazzava di lavoro da mattina a sera, faceva le pulizie per un ricco uomo d'affari che veniva da Los Angeles.
La mia adolescenza non fu poi tanto meglio, mio padre beveva sempre di più e mia madre si ammalò gravemente. Non andavo più a scuola, mi rifiutavo di studiare, non mi sentivo in colpa per non essere il figlio modello che mia madre avrebbe voluto.
Una sera di Agosto...

Continuerò la storia solo se vi piace!❤





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