9.

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Quella mattina fu chiaramente una giornata no.

Mi alzai già incazzato,avendo dormito poco e niente.

Sbuffai guardando svogliatamente la sveglia,trattenendo il respiro quando notai l'ora: 7:35 a.m.

Cazzo.

Mi alzai immediatamente correndo verso il bagno dove mi spogliai,entrando nel box doccia.

Quando ebbi finito,tornai in camera mia e indossai una semplice felpa rossa sopra a dei jeans scuri.

Passai un asciugamano tra i capelli senza preoccuparmi di usare il phon e uscii dalla mia camera correndo giù per le scale.

"Io vado a scuola!" urlai ai miei intenti a fare colazione.

Feci per aprire la porta ma la voce di mio padre me lo impedì.

"Zayn,vieni un attimo di qua,dobbiamo parlarti."

Mi morsi il labbro nervosamente.

Cosa avevo combinato questa volta?

Feci ingresso in cucina,con lo sguardo dei miei genitori puntato addosso.

Mia madre aveva smesso di cucinare e mi stava guardando appoggiata al tavolo; sembrava già stanca e non erano nemmeno le otto di mattina.

Mio padre,invece,mi stava guardando da sopra il giornale che leggeva quotidianamente prima di andare a lavoro.

"Beh?!" domandai spazientito; era già tardi e dovevo andare a scuola.

"Non devi dirci niente Zayn?" domandò calma mia madre.

"Emh..no" dissi e sembrò più una domanda che un'affermazione.

Mio padre sbuffò,posando il giornale sul tavolo accanto alla sua tazza.

"La scuola Zayn. Ci hanno chiamato informandoci del tuo pessimo andamento scolastico. Non puoi andare avanti così Zayn,sei una vergogna per i Malik!" escalmò e io alzai gli occhi al cielo.

Sempre lo stesso discorso.

"Yaser.." lo richiamò mia madre.

"No Trisha,deve saperlo. Tutti i Malik hanno un lavoro,sono laureati e hanno ottimi voti a scuola. Tua sorella Doniya,tua cugina Alyssa.."

"Okay papà" lo interruppi. "so di essere una vergogna,ora posso andare?" domandai mostrandomi strafottente.

La verità era che lui non perdeva mai tempo a rinfacciarmi che fossi la pecora nera della famiglia.

Mio padre aprì bocca per parlare ma mia madre lo interruppe.

"Va' pure Zayn,buona giornata."

Io annuii,uscendo dalla cucina e ignorando gli insulti di mio padre alle mie spalle.

Quando uscii di casa mi maledissi mentalmente per non aver portato l'ombrello con me.

Non mi ero nemmeno accorto che stessa piovendo a dirotto.

Mi limitai ad infilarmi il cappuccio e correre verso la scuola,con The Weeknd in riproduzione.

Arrivai a scuola con quindici minuti di ritardo e corsi ancora verso l'aula di scienze,catapultandomi dentro senza nemmeno bussare.

"Alla buon'ora Malik." mi accolse Mrs.Jones. "Non ci faccia perdere ulteriore tempo e si vada a sedere vicino a Walker."

Bingo. Proprio vicino a Jessica.

La giornata non poteva iniziare peggio.

Mi sedetti vicino a lei,venendo subito infastidito dal suo profumo scadente.

Teach me Daddy | Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora