- JEEEEEESS, SVEGLIATI DOBBIAMO ANDARE A SCUOLAAAAAA - mi chiamo' quel cretino di mio fratello.
- LOUIIIIIIIS non rompere,mi sveglio da sola!! -Mi alzai,scesi a fare colazione,poi andai in bagno a lavarmi e a vestirmi.
- LOUIIIIIIS,dov'è la mia spazzola??
- MA CHE NE SO IO!
- vabè,non servi a niente.Uscii dal bagno, poi mi chiamo' mio padre:
- che vuoi?
- mi dispiace,dobbiamo ritornare in America.
- sempre per lavoro?
- si
- allora va bene.Cosa?!Ritornare dai quei quattro coglioni migliori amici di mio fratello stronzo?NEANCHEPERSOGNO!
Ritornare da Candy?La mia ex migliore amica?
Potrei passarci sopra visto che è per lavoro di mio padre, quindi, forza e coraggio, dobbiamo partire.
Il giorno dopo gia' facemmo le valigie, non presi tutto dalla casa, ma presi soltanto quello che credevo importante per me.
Diedi un ultimo saluto alla casa, andammo in macchina e cominciammo a partire per andare all'aereoporto.
Quell'aereo vedendolo da fuori mi mise i brividi, troppo grande!
Salimmo sull'aereo, mio padre prese i posti più comodi e sui primi due ci mettemmo io e Louis.- Louis leva questi piedi! -
- Non rompere, zitta e senti la tua musica -
Lo picchiai per un bel pò di tempo e menomale che stavamo nei posti più isolati dell'aereo, seno' non gli avrei potuto fare niente.
Presi le cuffie,l'iPhone e ascoltai la musica per tutto il viaggio,per poco non mi addormentai.
- Siamo arrivati, scendete dall'aereo - ci disse mia madre.
Quel pazzo di mio fratello non scese le scale, anzi, saltó tutti gli scalini.
- Tu devi essere ricoverato -
- Parla quella che dorme ancora con il suo fratellone! -
- Quel fratellone sei tu,imbecille! -
Rimase di stucco e poi andò a prendere i bagagli.
- Genitori, Sorella, la macchina la guido io per andare a casa -
- Ma cosa sei diventato,un gentiluomo? -
- Sono sempre lo stesso,scema! -
Era quasi impossibile che potesse cambiare quindi non dovevo cadere nell'inganno.
Louis cominciò a guidare, e dopo circa mezz'ora arrivammo a casa, troppo grande per essere nostra, ma lo era!
Mio padre mi fece aprire la porta con le sue chiavi:
appena entrati c'era un salone grande quanto una casa,con una TV a schermo piatto 3D con la playstation sotto di mio fratello.Più avanti c'era la cucina,beh su quella non c'è da discutere, salimmo sopra e c'erano quattro stanze grandissime seguite da due stanze normali.
Le prime due stanze erano quella mia e quella di mio fratello.
La mia aveva:
un letto grande in alto con le scale a chiocciola per salire, una scrivania affianco a forma di chitarra, una cabina armadio che dovevo riempire tanto perchè i vestiti che avevo portato erano veramente pochi rispetto all'armadio.Quella di mio fratello non voglio descriverla, perderei tempo.
Le altre due sono quella dei miei genitori e la sala divertimenti con:
puffi, poltrone, letti a muro, un'altra TV e XBOX con kinect.Quelle che seguivano sono i due bagni.
Era tutto un paradiso, finchè non arrivarono i guastafeste:
i quattro coglioni.Bussarono alla porta e aprii io.
- Sei veramente tu?!Jessica? - chiese Zayn.
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Tutti cambiano.
Ficción GeneralMio fratello si vergognava di me. Ero brutta e grassa. Adesso le persone dicono che non lo sono più. Adesso tutti mi adorano.