goodbye

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goodbye

young gods-halsey

Le luci della città brillavano come tante piccole lucciole nel buio della notte. Tanti colori, uno diverso dall'altro, segnavano le strade, la scia di auto che passavano, l'orizzonte.
Camila non si era mai sentita cosi nostalgica prima di quel momento, non aveva mai avuto paura della notte prima eppure quella non era come tutte le altre. Non lo sarebbe mai stata.

Lo aveva fatto. Aveva firmato quel contratto ed era diventata ufficialmente una cantante solista, non più una semplice stella oscurata dalla luce di qualcun altro, adesso sarebbe stato diverso.
Adesso era Camila Cabello e basta. Niente più membro di, niente più ristrinzioni, niente più censure. Avrebbe cantato quello che la faceva stare bene, quello che aveva scritto.
Ma questo aveva avuto un prezzo da pagare: una finta relazione con Shawn Mendes. Ma se quello era il prezzo per la libertà, forse valeva la pena di essere scontato.
Eppure quella notte, nonostante tutta la felicità, la faceva stare male. Avrebbe dovuto dirlo alle altre l'indomani, ma soprattutto avrebbe dovuto dirlo a Lauren.
Lauren, quella strana ragazza dalla voce cosi vissuta e gli occhi cosi pieni di storia, di oscurità, di mistero. Camila ricordava ancora la prima volta che aveva incontrato quegli occhi, la prima canzone che cantarono assieme, il primo abbraccio, il primo bacio, la prima volta.
Perché sì, il suo primo bacio lo aveva dato a Lauren Jauregui e non a uno stupido Austin solo per pubblicità, per nascondere una storia che era vera. Tutto il fandom lo aveva capito, spesso si trovava a vagare tra i social network per capire cosa i fans ne pensassero e il supporto non mancava. A volte avrebbe voluto dirlo a tutti, gridare che un paio di occhi verdi le avevano sconvolto la vita, ma non poteva.

Ad un tratto qualcuno spalancò la porta della sua suite con una tenacia che spaventò Camila e la costrinse a voltarsi. Nel buio non capì chi fosse, ma quando la figura si avvicinò a lei riuscì ad intravedere -grazie alla luce della luna- il volto di Lauren. Severo, triste, cupo.

"Cos' è questa storia?" Chiese. Intravide nella sua voce quel velo di rabbia che era lecito ci fosse. Sollevò un pezzo di carta che stringeva tra le dita. "Cosa vuol dire questo?" Chiese ancora.

Camila osservò in silenzio quel foglio di carta tra le mani della ragazza: era la copia del contratto. Il suo cuore smise di pompare sangue per un decimo di secondo, le si gelò il sangue nelle vene. Ma non disse niente e questo fece andare su tutte le furie Lauren.

"Quindi lo hai fatto davvero? Cosi, prenderai le tue cose e te ne andrai con un arrivederci e grazie come se niente fosse? Come se tutto questo non ti appartenesse." Lauren era incredula, sperava fosse uno scherzo di Simon, che non fosse vero ma il silenzio di Camila era una prova sufficiente per capire che fosse tutto vero.
Improvvisamente le gambe della più grande cominciarono a cedere e si vide costretta a sedersi al bordo del letto, le mani fra i capelli, le lacrime che minacciavano di uscire.

"Nessuna di noi si aspettava di finire in un gruppo, nessuna di noi ha fatto quel provino per questo." Cercò di giustificarsi.

"Mi pare che siamo andate alla grande fino ad ora, no?" Rispose Lauren, ma Camila scosse il capo tornando a fissare la vetrata che dava sulla città.

"Non capisci, Lauren. Non voglio vivere la mia vita sottostando a delle regole, apparendo quella che non sono, non è giusto per i fans."

Una breve triste e amara risata lasciò le labbra di Lauren. "Perchè fingere una relazione con Shawn mostrerà al mondo quella che sei? Certo, una lesbica del cazzo che reprime i suoi sentimenti per un contratto." Lauren si alzò in piedi con tono accusatorio. "È questo il buon esempio che vuoi dare, quello di scendere a compromessi?"

goodbye; camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora