Capitolo 5

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-Pov's Iki-

Le lacrime non cessavano, doveva essere una giornata meravigliosa, ed invece in pochi istanti si era trasformata nella peggiore di tutta la mia vita.

La madre non tarda ad arrivare insieme al nonno, mi alzo dalla sedia appena li vedo, si fermano davanti a me, e la madre mi abbraccia.

-

Dopo che escono dalla stanza dove si trova shota, mi alzo e le chiedo come sta, mi dice che adesso è sveglio, e che l'incidente gli ha procurato 3 costole rotte ed una frattura scomposta del femore...poverino.

Chiedo il permesso alla madre di entrare per salutarlo, e dopo che acconsente entro.

Vedo Shota sdraiato sul letto dell'ospedale, gli sorrido e lui ricambia mi siedo vicino a lui, mi sento terribilmente in colpa per ciò che è successo.

<Shota, e-ecco mi dispiace per ciò che è successo, è colpa mia! Perciò per farmi perdonare puoi chiedermi qualsiasi cosa tu voglia, sono disposta a fare anche l'impossibile!>
Lui mi guarda, c'è una strana luce nei suoi occhi, sembrano malinconici.

<Beh è quello che farò ahahah. Sempre che tu non mi prenda per pazzo per quello che sto per dirti>
Sembra ironico, e sta ridendo, forse non ha capito che io sono davvero seria per quello che ho appena detto.

<Shota sono seria! Ti prego adesso mi odierai, e non ti biasimo. Se non fosse per me adesso non saresti in queste condizioni!>
Dico con le lacrime agli occhi.

<Ma che stai dicendo Iki! Non è colpa tua se quel camion non si è fermato, e voglio precisare che non ti odio e non ti odierò mai, non potrei mai farlo>
Le sue parole mi calmano, mi sorride dolcemente.

<Allora dimmi...cosa vuoi che faccia per te?>
Gli chiedo decisa, lui sospira.

<Solo due cose. La prima è ascoltarmi sino alla fine, non importa se ciò che sto per dirti ti sembrerà strano o impossibile, la seconda è fidarti di me...ci stai?>
Nel suo tono c'è preoccupazione, non ne capisco il motivo...insomma cosa dovrà mai dirmi di così strano?

<Come tu saprai io ho una sorella, Kagome, ecco durante l'ultimo anno di scuole medie le sono successe cose davvero strane, non la vedo da 4 anni. Ho sempre voluto rivederla, ma non ne ho mai avuto la possibilità, ecco io ora non so più neanche se sia viva...vorrei solo che tu andassi da lei e le dicessi che mi manca tanto, sia a me che a mia madre e mio nonno.>
Effettivamente Shota non aveva mai parlato di sua sorella, ma cosa c'è di stano in tutto ciò? Perché pensava che io lo volessi prendere per pazzo?

<Shota andrò da tua sorella, dove si trova?>
Chiesi curiosa

<Ecco, adesso arriva il problema, lei si trova nel passato. Ti prego non prendermi per pazzo! Adesso c'è un modo per viaggare nel tempo! Devi andare a casa mia, e senza farti scoprire vai nella mia stanza, apri il primo cassetto del comodino affianco al letto, lì troverai un piccolo contenitore in vetro con dento un frammento, prendilo e recati al pozzo del tempio, una volta li...saltaci dentro senza paura. Ti prego Iki fallo...ma fai attenzione, il posto dove arriverai è pericoloso.>
Rimasi scioccata nel ascoltarlo, però...ci credevo.

<Va bene Shota, ho detto che potevi chiedermi l'impossibile...benissimo, ed io per te lo farò promesso!>
Lui sgranò gli occhi e poi sorrise, ed il suo sorriso fece sorridere anche me.

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