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Conobbi per la prima volta Matteo all'etá di 11 anni. Scoprii che i miei genitori,oltre ai soliti amici di famiglia,avevano altri amici. Amici che abitavano in altri paesi,e di cui non mi avevano mi parlato. E fu proprio il figlio di alcuni loro amici a diventare il mio migliore amico. O almeno cosí si definisce lui. Per me è piú un fratello. Un fratello per cui ebbi una cotta a 14 anni e a 15. Ma ne parleremo piú avanti tranquilli. Matteo Lucchetta,chiamato Matte ha 16 anni ora,come me,ma siamo amici da cinque anni. Non siamo nella stessa classe. Nello stesso liceo si,ma non nella stessa classe. Io faccio il classico e lui lo scientifico. Diciamo solo che io odio matematica e lui italiano. Siamo amici anche per questo. Matteo è alto,molto alto in confronto a me. Io sono 1.72. Non sono proprio una nanetta e devo dire che essere alte non mi fa impazzire per nulla. Quando ero in prima superiore i ragazzi erano tutti piú bassi. Anche Matteo. Che era 1.70. Ma siamo cresciuti e lui in meno di due anni è diventato 1.84 e io sono rimasta 1.70. Ma va bene cosí. Non è un ragazzo bellissimo. È biondo,e ha gli occhi davvero scuri. Non neri ma quasi. Lui gli odia. Preferisce i miei. Verdi tendenti all'azzurro. Un casino. Ha gli occhiali ma non è un brutto ragazzo. Lui è single come me. Ci facciamo compagnia a vicenda. Due biondi single con una vita davanti. Ah non ve lo avevo detto? Si sono bionda. Ho i capelli lunghi e biondii con tantissimi riflessi naturali. Non mi fanno impazzire i miei capelli. Sopratutto perchè spesso tendono ad arricciarsi e non mi piaccione molto quindi ho fatto una cheratina. Come una permanente al contrario,e stanno dritti. Piú o meno. Quando sono dritti mi piacciono un po' di piú. Stanno bene con la mia carnagione. Mi abbronzo facilmente quindi d'estate fanno un bel contrasto. Ma niente in confronto ad altre ragazze. Diciamo che occhi e a volte i capelli sono le uniche cose carine di me. Almeno cosí la penso io. La mia pelle non è perfetta. Ho alcuni foruncoli. Pochi e gli copro con il trucco. Adoro truccarmi. Ogni mattina parto dal correttore,fondotinta,counturing (a volte) mascara e fatto. 20 minuto solo per quello. Ma ne vale la pena. È come un arte per me.
Comunque tornando a Matteo,lui è il mio migliore amico. Abbiamo avuto spesso crisi e ci siamo allontanati in prima superiore ma stavamo bene. Io e lui. Nessun altro. O almeno cosí pensavo. Sono nata il 15 febbraio 1999 quindi nel settembre del 2015 io ero in 3° superiore. Liceo classico. Io Aurora Ferro ero una studentessa che se la cavava. Non avevo tutti 8 ma neanche tutti 6. Non ero una vip ma neanche una sfigata. Avevo molti amici,pochi veri. Vivevo la mia vita da sedicenne. Il 15 settembre 2015 ancora prima che iniziasse la lezione mi scontrai con quello che poi mi scombussolò la vita piú di tutti. Luca Grando.
Il nostro primo incontro non fu  piacevole. Per niente. Io finii col fare una figura di merda e lui finí col venirmi dietro. Luca era un 97. Due anni in piú di me. Me lo ricordo ancora. Parlavo con Giulia,una delle migliori persone che io abbia mai conosciuta,quando girando l'angolo del corridoio andai a sbattere contro un bestione di 1.90 cm. Nulla di che.
-la prossima volta potresti anche guardare dove vai- gli dissi. Mi guardò in faccia ,mi sorrise e mi chiese scusa. Poi rimase a fissarmi,io mi girai e me ne andai in classe. non lo rividi piú quel giorno.
Durante quel primo giorno di scuola continuavo a pensare chi fosse quel tizio. Non l'avevo mai visto per i corridoi negli anni precedenti e la faccia non mi ricordava nessun nome. Sapevo solo che conoscerlo era l'ultimo dei miei problemi quell'anno. Non ne parlai neanche con Matteo. Il giorno successivo all'incontro non lo vidi appena arrivata. Mi ricordo la prima volta che ebbi una piccola conversazione con lui. era la mattina dopo lo scontro,a ricreazione. Stavo parlando con Matteo e alcuni amici di quarta. Dovevamo fermarci fuori a mangiare a pranzo e stare un po' insieme. stavamo discutendo se andare a treviso o rimanere a Conegliano,la citta dove si trovava la mia scuola e dove abitavo,quando una presenza e una voce leggermente familiari mi giunsero alle orecchie e mi attraversarono il corpo.
- Matteoo!- sentii dire. Mi girai di colpo e lo vidi. Camminava verso di noi,alto com'era era difficile non notarlo. Si muoveva in un modo elegante ma sportivo allo stesso tempo. I capelli bruni e leggermente riccioluti si muovevano in testa e il suo corpo si avvicinava sempre di piú con una leggerezza tale da farlo sembrare una cosa leggera,quando in realtá non lo era.
-Luca,ehi. Oggi ci sei vero?- gli chiese Matteo.
-sicuro amico,dopo ditemi dove ci troviamo- gli rispose.
Ero un po' stordita.
- dopo?Matteo non mi avevi detto che veniva altra gente. Pensavo fossimo i soliti- replicai non badando a Luca. Appena aprii bucca si accorse di me. Posò il suo sguardo sul mio viso e sentivo i suoi occhi su di me. Non lo feci notare.
- Oddio si scusa,Aurora questo è Luca Grando. '97,liceo classico in quarta A. Luca,Aurora Ferro. '99 terzo anno,liceo classico 3' A.- lo guardai male. Faceva sempre cosí quando doveva presentarmi qualcuno
- so chi è,abbiamo avuto uno spiacevole incontro ieri mattina- lui non disse nulla. Dopo due minuti di silenzio salutai Matteo e me ne tornai in classe. Con il cuore che batteva veloce e il suo sguardo si di me ancora espresso nella mia testa.

E Finiremo Come L'abbiamo IniziataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora