Parte 2

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17 giugno

"Ma amore, è il mio lavoro... Solo per qualche giorno... Non so niente e non posso dirti niente... lo immagino che si tratterà solo di pochi giorni... siamo i migliori... dai... no... non riattacc" Daniele Cresta impreca e spegne il cellulare: "Il mio matrimonio sta andando a puttane!"

"Ah ah, lo dici a me? Che sono separato da mmm almeno una decina di anni?" sogghigna Massimiliano Marino.

Il bel giovane castano chiaro seduto sul sedile del passeggero fissa la strada davanti a sé, chilometri e chilometri di cemento che si è impadronito della natura selvaggia, che regnava un tempo sulla terra, ormai deturpata della sua libertà.

"Fanculo! Mia moglie non vuole capire il mio lavoro." Grida Daniele.

"Sicuramente non posso darle torto, vorrebbe il suo bel maritino accanto, portarlo a braccetto la domenica pomeriggio in centro, passare ogni notte tra le tue forti braccia, potrei andare avanti all'infinito sai?" sorride Marino.

"No grazie, non è il caso, ho capito il concetto." Sospira Daniele.

"Magari è solo gelosa."

"E di cosa? Di te?"

"Ehi ehi bello, io sono ancora un uomo molto affascinante"

"Già, ma hai escluso ogni evenienza dicendo uomo. Non ho molti altri contatti con donne, se non morte."

"Ci hai mai pensato che forse lei ti ha sposato per averti vicino nel letto durante la notte? Che ha concepito tuo figlio per vederti crescerlo? Che ci tiene alla tua incolumità?"

"Ok ok va bene, ma io ero già un investigatore, sapeva a cosa andava incontro."

"Anche mia moglie, ops, ex moglie lo sapeva, ma continuava imperterrita a sperare che io cambiassi. Ma purtroppo ho cambiato lei e non il mio lavoro."

"Ma dai! Tu sei insopportabile, non ci credo che abbiate divorziato solo a causa del tuo lavoro!"

"Quando il telefono squilla sempre e ti sveglia quasi ogni notte, quando non sai a che ora tuo marito tornerà a casa e se ci tornerà. Quando corri in ospedale sapendo che la persona che ami è stata colpita da un proiettile e preghi perché possa riaprire gli occhi. E' di questo che ha paura tua moglie. Di ritrovarsi vedova a trentacinque anni."

La predica di Marino rimane sospesa nell'abitacolo e abbraccia con una morsa i pensieri di Daniele che ammutolisce senza possibilità di replica.

Il viaggio in auto in direzione Arma di Taggia prosegue senza ulteriori dialoghi, solo le parole di Ligabue in sottofondo, accompagnano i due investigatori.

Già di buon ora la caserma dei carabinieri è in fermento, tutti gli agenti sono in servizio, anche coloro che erano di riposo o in congedo.

Luca Parodi attende con ansia il referto del medico legale, sperando possa rivelare qualche informazione in più di quelle in loro possesso.

Sonia è sulla poltrona di fronte alla scrivania del maresciallo assorta fra i suoi pensieri, mentre Parodi, tradisce nella sua espressione la notte insonne che ha passato; entrambi attendono l'arrivo dei colleghi e, antagonisti per quanto li riguarda, della polizia scientifica.

"Ho già dato ordine di non passarmi telefonate da parte di giornalisti e ho rimandato Manni e Beghello a parlare con la de Franchi e i partenti della vittima. Magari la notte ha portato consiglio e può essere che a qualcuno venga in mente qualcosa che possa aiutare le indagini." è Parodi ad interrompere il silenzio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 21, 2016 ⏰

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