Capitolo 1-Oscurità

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LO STAVO ASPETTANDO...

Era da molto tempo ormai che attendevo in quel luogo.

Il sole era calato da almeno tre ore, e fiocchi di neve cadevano silenziosi ricoprendo il suolo di un soffice e freddo velo candido.

LO STAVO CERCANDO...

Sentivo la disperazione serrarmi la gola, come se avessi perso qualcosa di vitale importanza. Ma cosa?

Ero circondata da un silenzio innaturale,e dall'oscurità che pian piano si insediava in quel bianco paesaggio mozzafiato.

SENTIVO CHE ERA VICINO...

Un volto cercava di farsi strada nella mia mente, tentando di essere ricordato. Avevo promesso che non mi sarei dimenticata, ma di cosa? Cosa stavo facendo? Dov'ero? Troppe domande confuse mi affollavano la testa e non riuscivo a trovare la risposta a nessuna di esse.

Il sentiero che avevo percorso poco prima iniziava a scomparire insieme alle mie tracce, divorate dalla nebbia fitta che avanzava minacciosamente senza tregua .
Nulla accadeva, ed io continuavo a non capire. Mi sentivo estranea al mio corpo, quella non ero io, non potevo esserlo. Credevo di non avere speranze , di essermi persa e che non me ne sarei mai andata da quel luogo mistico.
Ma poi, non appena svoltai a destra diretta nel cuore della foresta, dove alti alberi si facevano sempre più fitti e spinosi, individuai di sbieco una coltre spumosa che si muoveva in modo anomalo.

Attraverso il velo palpabile intravidi una creatura luminosa che irradiava energia pura. Riuscii a vedere solamente la sua sagoma umana e due grandi ali nere che la sovrastavano alle spalle. Mi era famigliare tanto che sentivo qualcosa che mi esortava ad andare avanti , ed attratta da una forza sconosciuta, mi avvicinai muovendomi silenziosa e circospetta.

A circa un metro di distanza da quella luce sfavillante ed accecante, mi fermai allungando il braccio destro e sfiorai piano con i polpastrelli la bolla di nebbia che si era creata attorno alla creatura come un guscio protettivo.

Divenne inferno.

Mi buttai a terra in preda ad un dolore lancinante, gridando come mai fatto prima. Strizzai gli occhi e vidi il mondo tingersi di rosso.

Mi sentivo bruciare ovunque

La testa, le braccia, le gambe...

Era come se un fuoco mi divampasse dall'interno. Sentivo dei versi orribili, lamenti strozzati che chiedevano silenziosamente aiuto, e solo più tardi capii che a produrli ero io. La testa mi scoppiava, gli occhi lacrimavano per il fumo che rilasciava il mio corpo.  Inginocchiata a terra, iniziai a piangere disperatamente e attesi di trasformarmi in cenere. Alla fine, quando di me non rimaneva altro che polvere, precipitai in un baratro senza fine di oscurità

*************

Buio, ero circondata dal buio.Vagavo senza peso e gravità in quel pozzo nero che rappresentava l'oblio.Sentivo l'odore della paura, paura che forse provavo io stessa, e l'atmosfera si faceva sempre più inquietante. Tentai disperatamente di aprire gli occhi per scacciare tutto quel nero che si era impadronito della mia mente, ma qualcosa me lo impediva. C'era decisamente qualcosa che non andava, il mio infallibile sesto senso mi stava lanciando il campanello d'allarme. Un forte odore metallico mi investì le narici, facendomi venire la nausea. Non era un odore qualunque, non si trattava di semplice metallo. L'avrei riconosciuto ovunque , sangue. Erano passati anni, forse giorni oppure solamente istanti, quando sentii nuovamente delle fitte alla testa, così forti da farmi gridare un'ultima volta. Un'ultima volta prima di morire. Perché si, sapevo che presto sarei morta. E...Mi svegliai.

I WAS WAITING FOR YOU-                                 Ti stavo aspettandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora