Avevo l'abitudine di alzarmi presto.
Intorno alle 6:00/6:30 ero giá arzilla,con l'intento di preparare la colazione per la mia famiglia.
Ma quel giovedì,non sapevo cosa mi stesse succedendo
Mi svegliai di soprassalto,come si fa in un film horror.
Accesi subito la lampada sul comodino.
Quella luce mi fece strizzare gli occhi.
Non avevo sonno,anche se la mia faccia risentiva ancora le occhiaie.
Il mio iphone segnava le 5:30.
Non aveva senso dormire altri 30 minuti.
Così mi distesi di nuovo sul letto,fissando il soffito color verde acqua.
I raggi dell'alba sfioravano delicatamente la serranda della mia camera,disegnando flasci di luce sulla parete.
Alzai la serranda,e aprii la finestra.
Era uno spettacolo bellissimo.
Il venticello primaverile sfiorava i miei capelli non ancora pettinati.
Mancavano 10 minuti alle 6:00.
Così iniziai a prepararmi.
Chiusi la finestra e presi il telefono.
Controllai le notifiche su facebook,instagram,twitter e whatsapp.
Avevo ricevuto così tanti messaggi,che il mio telefono stava chiedendo pietá.
Ovviamente,prima di mettere il telefono sulla mensola,controllai il profilo di Awed.
La sua ultima foto.
Lui al raduno a Palermo.
Era ricoperto da tantissimi cartelloni,pupazzi,lettere.
Alcune delle cose che,un giorno,avrei voluto dargli.
Ma non dovevo sentirmi triste.
Sapevo che sarebbe potuto capitare anche a me,un giorno.
Bastava solo sperare,sperare,e sperare ancora.
Appogiai il telefono,e andai verso la cucina.
Mi fermai davanti alla camera dei miei genitori.
Papá era ancora addormentato,con le braccia strette ai fianchi di mia mamma.
Erano fatti l'uno per l'altra.
'Io e tua madre eravamo due persone completamente diverse,lontane chilometri e chilometri.
Ma alla fine,ci siamo ritrovati e abbracciati.
E abbiamo incominciato a costruire il nostro piccolo grande mondo,insieme. '
Così diceva sempre mio padre,ogni mattina,ogni cenone con parenti,ogni uscita con la famiglia.
Finita questa frase,ogni volta,mia madre si sporgeva per baciarlo.
Potevo restare li a osservarli per ore,erano così belli.
Nella camera affianco vidi mio fratello più piccolo,che muoveva il telefono come se fosse un controller della playstation.
Mi avvicinai a lui dicendogli
"Michè,devi muoverti,smettila di giocare a Minecraft.
Devi andare a scuola,sù dai!"
Lui,con tono scorbutico mi rispose
"Va bene! Ma sono solo le 6:20! C'è ancora tempo! Non rompermi."
Me ne andai sconvolta,ma infondo reagiva sempre così quando era ancora 'nel mondo dei sogni.'
Andai verso la cucina,accesi il televisore,ovviamente con il volume basso,per non svegliare i miei.
C'erano le solite notizie.
Terrorismo,politica,Renzi,e le persone che tentavano di cambiare il mondo.
Non cambiava mai nulla.
Tutto era sempre uguale.
Si erano giá fatte le 7:00,e l'odore delle uova appena cotte si diffuse in tutta la cucina.
Michele,sentito quell'odore,corse verso il cassetto delle posate,e si mise a sedere.
"Dai Alii,ho fame,e voglio mangiare!"
Mi urlò Michele,con quella sua vocina da ragazzo di 11 anni.
"Non urlare Michè...che la mamma e il papá dormono."
E proprio in quel momento,vidi mio padre giá vestito con cravatta,giacca,e la sua 24 h.
"Che buon odore Ali,insieme hai fatto anche il bacon?"
Mi chiese,giá pronto per divorare le uova.
"Proprio così,oggi sono in vena di 'colazione americana'."
Li risposi,sorridendo.
Arrivò anche mia madre,con la sua vestaglia z.
"Michè,tra un pò devi andare a scuola,ti sei preparato lo zaino?
Chiese mia madre,con la sua solita voce dolce e calma.
"Certo mamma,ho giá fatto tutto!"
Gli sorrise,e gli diede un bacio sulla nuca.
Finita la colazione,mio padre andò in bagno per lavarsi i denti,e prima di uscire per andare in ufficio,ci salutò con un grande bacio.
Era il papá più bello di tutto il mondo.
Era sempre disponibile,fiducioso,gentile,generoso,felice.
Insomma,un' uomo d'oro.
Fatte le 7:30 incominciai a mettermi giubotto e cuffia,per andare al 'punto di non ritorno' o 'inferno senza fine'.
La scuola.
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Ci rivediamo nel prossimo sogno. || Simone Paciello
FanfictionQuando sogni,il mondo si spegne. Tu sei la protagonista del tuo destino,di quello che,prima o poi,dovrá succedere. Quando hai un idolo,il mondo in cui vivi è tutto strano,scemo,pazzo. Proprio come sei tu. Una ragazza come tante altre. Con una famigl...