Mi ero appena trasferito qui a Doncaster dal mio piccolo paese: Holmes Chapel, perché la mamma aveva detto che il papà aveva trovato lavoro qui.
All'inizio ero molto triste di lasciare tutti i miei amici e la mia scuola, ma soprattutto ero spaventato, perché alla nuova scuola non conoscevo nessuno.
Quindi la sera prima di partire sono andato nel lettone di mamma e papà piangendo. Avevo decisamente bisogno di un po' di conforto. E lo ottenni.
Le carezze di mamma erano sempre così dolci; non ci misi molto tempo ad addormentarmi.Era il giorno della partenza, ed ero davvero triste. La mia fidanzatina Katy mi aveva anche regalato il suo orsacchiotto, dicendomi di non dimenticarla...
Arrivammo alla casa nuova dopo quelle che a me sono sembrate infinite ore di viaggio... devo dire che era abbastanza grande, ma non come quella di fronte alla nostra, quella era una vera e propria villa.
sul campanello c'era già il mio cognome: Styles.
Io, mamma e papà entrammo.
La casa era molto grande e molto bella, ma questo non colmava il mio vuoto, i miei amici mi mancavano già, così mi feci vedere arrabbiato, magari mamma e papà cambiavano idea..."Harry tesoro, non vuoi vedere la tua cameretta?" Chiese mia mamma, cosi con fare scocciato le dissi solamente "va bene..."
La mia stanzetta era tutta a tema superman e quando mia mamma mi chiese se mi piaceva le dissi solo "A me piace Spiderman. Odio Superman." Non era vero, Superman era il mio preferito. Era fortissimo e poteva volare da un posto ad una altro velocissimamente, senza dover chiedere il permesso a nessuno. Io invece non potevo neanche uscire a prendere un gelato con la scusa che avevo solo 7 anni.Due giorni dopo mi trovai davanti alla mia classe, con la maestra che diceva quasi urlando "Allora bambini, lui si chiama Harry Styles, ha la vostra età ed è nuovo qui a Doncaster. Mi raccomando, voglio che lo trattiate come uno di voi. Harry, siediti pure vicino a Louis, ti farà conoscere tutti i tuoi compagni."
Ecco. Primo momento di imbarazzo. Chi cavolo era Louis???
"Ehm.. chi è Louis?" Quasi sussurrai
"Sono io!" Sì alzò uno dei bambini, mi si avvicinò, mi prese per un braccio e mi portò a sedere.
"Bene, vedo che non ci saranno problemi tra voi due." Disse la maestra, subito prima di continuare con la lezione.
Subito gli sorrisi. Era davvero carino come ragazzo, anche se non mi era mai capitato di pensarlo.
"Ti va di venire a casa mia oggi?" mi disse. Gli risposi con un semplice "certo" e le mie guance diventarono rosse e penso che se ne fosse accorto, perché fece un piccolo sorrisetto.
La giornata passò abbastanza velocemente, parlai solo con Louis e con un altro bambino, Niall. Anche lui si era trasferito da poco, dall'Irlanda.
Una volta uscito da scuola corsi subito verso mia mamma e le chiesi subito se potevo andare da Louis per quel pomeriggio. Dopo aver conosciuto la mamma di Lou disse di si.
Con mio grande stupore notai che la casa di Louis era quella di fronte alla mia, e di questo ne ero molto felice.
La sua cameretta era bellissima, tutta sui toni dell'azzurro e del blu e alle pareti erano attaccate foto di lui e della sua famiglia.
"A cosa ti piacerebbe giocare?" Mi chiese, svegliandomi dai miei pensieri.
"Boh, non so, che giochi hai?"
Tirò fuori alcuni giochi, ma non li guardai minimamente, ero troppo preso dai suoi occhi, erano azzurri con delle sfumature di blu, proprio come le pareti della sua camera. Così quando mi chiese "quindi? Hai scelto??" Mi trovai ad indicare la prima cosa che avevo visto, che per mia sfortuna era una pista di macchinine. Bleah, proprio non mi piacevano quel genere di cose. "Ah, ti piacciono le corse! Anche a me!" Feci solamente un sorriso, che fu ricambiato da uno di Louis.
Quel pomeriggio mi divertii molto, e i biscotti che la mamma di Lou ci aveva preparato per merenda erano davvero buoni!
Stavamo giocando quando la voce della mamma di Louis ci disturbò "Louis, è arrivata la mamma di Harry, fallo scendere!"
Louis rispose urlando "si mamma, fra un attimo arriviamo!" Mi guardò e disse "mi spiace che devi andare, magari un giorno puoi tornare se vuoi." "Certo!" risposi.
Mi misi le scarpe, il giubbotto e dissi semplicemente "Ciao Louis, io scendo" Lui si avvicinò e mi diede un piccolo bacino sulle labbra, cosa che mi lasciò un po' di stucco, dato che ci eravamo appena conosciuti ed eravamo due maschietti. Arrossii e uscii dalla stanza sorridendogli.
STAI LEGGENDO
Perché dicono tutti che é sbagliato?
FanficHarry e Louis, due compagnetti di classe che frequentano la scuola elementare, che cercano solo la risposta ad una semplice domanda.