1: Ciao, sono io! Sono di nuovo qui e ne sono quasi contento. Mi sono alzato, stamani, mi sono guardato allo specchio ed ho visto esattamente quello che mi aspettavo: NIENTE. Non c'ero io, la mia figura non era riflessa, vedevo il letto sfatto, il tavolo con le bottiglia vuote, la camera in disordine ma io non ero lì. E lì per lì mi sono pure spaventato ma sapevo che sarebbe successo, anzi, lo volevo.
(Sorride) Ah quanta paura si ha della realtà, quanta paura ci fa l'evidenza: quale orrore ci prende nel vedere un libro immacolato con un'unica, brillante frase evidenziata: nel mio caso un'unica parola: (pausa) NIENTE.
2 (Nascosto nell'ombra): Cosa avresti capito tu?
1 (sorride): Quello che dovevo capire!
2: Non penso proprio... Sei già stato qui altrettanto convinto: avevi in mano il segreto dell'universo e invece...
1: Lo so ma...
2 (interrompendolo): Perché sei qui? Eri così sicuro! Che bisogno hai di mettere tutto in discussione?
1: Perché ero nel torto...
2: Che presunzione...
1: Ascoltami, ti pregò! Ti stavo dicendo: stamane allo specchio non ho visto niente e da lì ho capito che in realtà il NIENTE è in tutto. Quando nasciamo, quando cadiamo, quando andiamo a scuola, quando veniamo mollati per la prima volta, quando ci muore la nonna, quando crolla primo matrimonio... In tutto noi sentiamo un dolore sordo, un colpo senza rimbombo, un colpo attutito, un colpo soffocato.
Questo dolore è inesprimibile e silenzioso. Dov'è il nulla in tutto ciò? Dov'è il nulla nello strazio? Dov'è? Ovunque, semplice. Noi non sentiamo NIENTE. Non esiste il dispiacere e non esiste il gioire: non esiste NIENTE.
Il dolore non scaturisce dall'accaduto, no! Il dolore è nell'incapacità di provare qualsiasi sentimento: il dolore è il senso di colpa, di vergogna, di inadeguatezza.
Non siamo NIENTE, non proviamo NIENTE, non vogliamo NIENTE. Siamo in tutto NIENTE.
2: Ah sì... Solo "niente" dici? E come ti senti adesso? Da come parli sembri spaventato, sei patetico in tutto questo agitarsi... (Ridacchia) sei penoso! Penoso e ingenuo: ma non vedi? Eccoti: la contraddizione di te stesso; scalci, ti indigeni... Se fossi pieno di niente, perché mai scoprirlo potrebbe turbarti o toccati?
1: Non c'è solo il niente: rimane qualcosa dello spirito critico, della voglia di scoprire, dei senti...
2 (interrompendolo): Via di qui! Qui! Sciocco! Non voglio più averti davanti a me. È questa la vostra condanna: l'arroganza.
1: Che stai dicendo? Un attimo, finisco di spiegare e me ne vado...
2: No, non voglio sentire oltre. Non cercarmi più! Non sei mai stato così lontano dalla verità!
1: Ma...
2: No, no, no! Il punto non è se Dio c'è oppure no, se siamo fatti di NIENTE o di TUTTO! Tanto è sempre la stessa cosa:non ti servirà a niente cercare la verità, perché tanto non la troverai mai! Cosa pensi? Di ritrovare la serenità in questo modo? Pensi che la tua vita si risistemerebbe, che smetteresti di bere, di fumare, di guardare con astio il balcone del tuo appartamento? Illuso. Lo sapevo che non eri meglio di così. E adesso via, vattene!
1: E tu, tu ti credi migliore di me? Te ne stai lì nascosto e ogni notte mi ascolti e mi giudichi, senza che possa guardarti in faccia!
2: Sei tu che lo vuoi. Sei arrogante perché insicuro: non ti basti da solo a credere nelle tue idee, devi convincere anche gli altri!
1: Cerco la verità. Solo questo. Chiedo il tuo parere perché sento che ti mostrerai se scoprirò la verità. Chi sei?
2: Quello che cerchi.
1: La verità che cerco l'ho trovata: il NIENTE. Adesso devj mostrarti! Non ha senso tutto questo... Che devo fare perché tu mi dia ragione? Torna tutto: il NIENTE e lo spirito critico convivono in noi, da quest'ultimo scaturiscono le emozioni in relazione anche al vuoto che ci circonda e ci riempie e per ciò...
2 (interrompendolo): NON DEVI CONVINCERE ME.
1: E invece si! Chi sei?! Ho bisogno di scoprirlo, mi serve.
2: No, non ti serve: NON DEVI CONVINCERE ME.
1: Lo voglio, non mi interessa. Tu non puoi sapere cosa è meglio o no per me! La verità è quello che mi serve, ne sono certo. Bevo tutto il giorno, dormo poco e male ma mangio ancora peggio. Quando sono sobrio non facccio che pensare... Se anche stanotte non ti mostri considerati pure il sicario della mia morte! Mostrati, non ho altro!
2: Se lo vuoi lo avrai, ma puoi ripensarci... Vedi, nel mondo non c'è poi molto da capire...Luce fortissima
Driiinnbn