Capitolo 7

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L'indomani a scuola incontrai Jennifer e mi disse porgendomi la divisa da capo:
- Ora questa appartiene a te. Sei stata bravissima ieri.
- Oh grazie. Be se vuoi puoi essere la vice...sai sarebbe bello
..tu hai più esperienza di me.-dissi
Sentendo quelle parole fece un sorriso grande tutta la faccia. E mi abbracciò.

I giorni passavano e tutto andava bene. Anche con Aniel. Ci stavamo frequentando e passavamo quasi tutti i pomeriggi insieme o per studiare o per giocare e divertirci. Era troppo bella questa pace. Un pomeriggio ero coricata sul divano guardando la TV e mi arrivò un messaggio. Era un numero sconosciuto.
Ciao tesoro oggi quando sei uscita da scuola ho visto quanto sei diventata bella e mi fa piacere. Solo una cosa non sopporto e sai cos'è. Se dici a qualcuno di questo messaggio succederà qualcosa o a te, tuo padre e ad i tuoi amici. Ah scordavo nella lista c'è anche Aniel.

Mi misi a piangere fino a quando decisi di dire tutto a mio padre.

Sali di sopra e bussai al suo studio.

Appena entrai mio padre si preoccupò vedendomi in quello stato.
Gli diedi il telefono e quando finì di leggere disse:- Non ti preoccupare amore mio. Per prima cosa domani non vai a scuola, avvisa Aniel di stare attento ad ogni suo spostamento e io non uscirò di casa per un po.
Ora contatto la polizia.
Poi mi abbracciò. Quanto mi erano mancati i suoi abbracci. Misi la mia testa nel suo petto e lui con le sue braccia protettive mo accarezzava la schiena.
Andai in camera mia e chiamai Aniel.
*inizio chiamata*
Io: Pronto Aniel, puoi venire da me?
A: Sì ma cosa è successo?
Io: Vieni ti prego
A: Sto arrivando
Io: Aniel stanno venendo a prenderti John e Chris. Ti prego fai attenzione alla strada.
*fine chiamata*

Aprì la porta ed entrarono velocemente. Poi sorpresi Aniel con un abbraccio fortissimo. Per un attimo mi sentivo al sicuro. Ci staccammo e salimmo in camera mia. Ci sedemmo sul letto e iniziai a raccontargli il mio passato.
- Devi sapere una cosa
- Dimmi Fabi
Presi un bel respiro ed incominciai a parlare
-Quando i miei nonni erano anziani scrissero il testamento e lasciavano tutto a mia madre perché era stata sempre buona e ubbidiente. Le lasciavano palazzo, casa in montagna, quella al mare, corona, soldi.... tutto a lei. Mio zio era molto geloso e così scrisse un testamento finto dove lasciavano tutto a lui. Quando i miei nonni lo scoprirono mio zio li uccise con del velen. Gli anni passavano ed era sempre più invidioso. Quando mio padre era in viaggio in Spagna per una conferenza ne approfittó. Coinvolse alcuni uomini in un incidente stradale. In macchina c'erano mio fratello Edward di due anni, mia mamma che era incinta di me e di un altro bambino. Io e mia mamma fummo le uniche a salvarsi. 6 anni fa uccise mia madre, mio padre stava tornando dall'America. Era notte fonda quando sentì un rumore poi dopo un po un urlo che proveniva dalla stanza di mia madre. La trovai nel letto in una pozza di sangue. Ero piccola e non sapevo che fare allora tornai a letto. Da quella notte faccio sempre lo stesso incubo.
Appena finì di raccontare tutto caddi in un pianto disperato. Poi dissi: -Ho paura che la sua prossima vittima sono io.
Poi lui mi abbracciò e disse:- Non ti preoccupare ci sono qua io con te.
Passò la notte con me e mi svegliai con le sue braccia intorno al mio bacino.
Era bellissimo mentre dormiva. I suoi lineamenti erano perfetti. Così mi feci scappare un bacio sulla guancia.



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