17 Dicembre
Caro diario,
Ieri ho deciso, assieme ai numerosi consigli di mia sorella, di andare alla festa della "mia amica" ( ho scoperto che si chiama Selena). L'abito lo abbiamo ordinato via internet e se non si decide ad arrivare, lo comprerò in uno dei tanti negozi che si trovano qui a Londra. È semplice, senza maniche con una scollatura a cuore, un po' stretto in vita e con una lunga gonna, il tutto accompagnato da dei tacchi neri e una pochette argento come la collana e gli orecchini a fiori. L'abito l'ho scelto rigorosamente nero anche se Fra lo voleva azzurro, in tono con i miei occhi...lasciamo perdere che è meglio! Oggi, dopo scuola, sono passata in biblioteca a restituire uno degli ultimi libri che ho letto, ho comprato dei maglioni e due paia di jeans nel negozio vicino casa e alla fine mi sono messa a studiare di fronte ad una bella tazza fumante di the al limone... Una nuova abitudine per me. Ho spiegato a Fra che il the mi aiuta a riorganizzare le idee ed essere più tranquilla e lei quasi non sveniva dal ridere. Di solito mi rinchiudevo al caldo in camera mia, dormivo e facevo qualche compito per casa, fino all'ora di cena... Sarà perché Londra mi sta influenzando più del dovuto. La scuola va bene e i compagni non si interessano minimamente della mia presenza, cosa che mi fa davvero piacere; qualche volta quella "Selena" mi chiede cosa penso dei prof e se la scuola mi piace, ma oltre non va. È simpatica, carina e ricchissima ma non prende in giro nessuno, a differenza dei film americani, anzi aiuta e fa volontariato in un centro speciale in un quartiere di Londra. Tutto ciò me lo ha raccontato lei, una di quelle rare volte che ci siamo parlate. Devo dire che la scuola non è niente male: le classi con la lavagna interattiva, la grande mensa, l' enorme giardino, con tanto di panchine e tavoli da picnic per lo spazio ricreativo, la biblioteca scolastica, la palestra, i corridoi...
C'è tutto. Mamma è riuscita a farmi entrare in questa scuola, grazie ai bei voti che ho preso l'anno scorso e i soldi che guadagna. A parte la scuola, nient'altro mi sembra così accogliente qui. Non riesco ad abituarmi all'idea che ora vivo a Londra. È tutto così diverso, non ho neanche un'amica. Ok, già l'anno scorso non avevo tante amiche ma quelle poche che avevo erano davvero simpatiche. Prima di andar via mi hanno fatto dei regali, delle collane e dei biglietti d'addio molto belli e con lunghe dediche. Ci sentiamo qualche volta via messaggio o attraverso Skype, per raccontarci qualche vicenda accaduta, come passiamo la scuola e quali vestiti e smalti comprare...
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Qualche ora fa è tornata a casa mamma, dicendo di aver trovato un corso di fotografia non molto distante da qui, potrei prendere comodamente l'autobus secondo lei; era al settimo cielo perché era finalmente riuscita a trovare qualcosa che mi sarebbe piaciuto di sicuro, ma non le ho fatto il piacere di sorriderle, anche se sotto sotto ero troppo contenta. Ho sempre amato la fotografia, racchiudere in un'immagine un momento davvero speciale, un sorriso, una lacrima, qualcosa che ti lascia a bocca aperta e ti fa dire " Wow!" senza volerlo. L'anno scorso mio padre, per il mio quattordicesimo compleanno, mi regalò una magnifica Canon 7D assieme ad un libro colmo di foto dei fotografi più famosi al mondo. Quel libro e quella macchina fotografica li porto sempre con me, ovunque io vada... Francesca scrisse una frase nella prima pagina che non dimenticherò mai e che mi ripeto spesso quando sono triste, per ricordarmi che non sono sola. La frase recita questo:"Porta sempre con te questa frase, piccola mia. Abbi cura di ciò che fai, fa che questo libro sia una fonte di ispirazione per te. Trasforma le tue idee, i tuoi pensieri, i tuoi sogni in realtà, si pronta alle difficoltà, fai si che la tua vita diventi un esempio per gli altri... E un'immagine di ciò che provi e pensi, attraverso quello che ami di più: la fotografia.
Un grande abbraccio
Tua sorella Francesca "Credo sia un dono meraviglioso che non scorderò mai.
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Ho studiato per un'ora geografia, una materia veramente odiosa. Troppi luoghi, nomi da ricordare... poi ho fatto matematica. La nuova prof che mi sono ritrovata è così antipatica! Non mi dispiace questa materia, anche perché sono sempre stata piuttosto brava, ma quell'insegnante è davvero perfida! Sa benissimo che mi sono trasferita qui da poco, e per giunta da un paese estero, lo sa tutta la scuola a quanto pare, ma lei continua a chiamarmi fuori alla lavagna per chiedermi cose che non capisco, perché parla troppo velocemente. A volte è così imbarazzante, tutti ridono e io lì a fare la figura della scema che non sa le cose. Ho cercato di cambiare corso, per avere un prof più decente, ma a quanto pare hanno raggiunto il numero massimo di iscritti per sezione. Chissà perché. Bene ora vado, devo andare a comprare due quaderni e qualche penna nuova, ho quasi finito tutti raccoglitori e mamma non è riuscita a prenderli tornando dal lavoro. Ultimamente ha molto lavoro, corre di continuo per riuscire a frequentare i corsi di specializzazione ed è molto stanca. Londra fa male a tutte 'e due, secondo me.
A presto
Tua L.***********************************
Ciao a tutti!
Volevo scusarmi per non essere stata molto attiva nelle ultime settimane, ma ho avuto un po' da fare con la scuola e il Wi-fi di casa non funzionava 😞
Spero che questi primi capitoli vi siano piaciuti, scusatemi di eventuali errori di cui non mi sono accorta, e scrivete la vostra opinione a proposito di questi primi capitoli, ne sarò più che felice!💕•che ne pensate di L. ?•
A presto
-Sofia-
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" L." Storia della mia vita
General FictionL. è una ragazza come tutte le altre, finché un giorno sua madre decide di trasferirsi a Londra e portarla via con se. Da allora L. inizierà a chiudersi in se stessa, scrivendo un diario, dove racconterà le sue emozioni, le sue vicende, le sue paure...