27. Una bella vita

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Ostia, tre anni dopo

Louis, fin dalle prime luci dell'alba, era impegnato ad esaminare i rubini e gli smeraldi che gli erano stati consegnati la sera prima.

Era seduto su una sedia imponente con ai lati alcuni sgabelli ed era appoggiato ad un elegante e massiccio tavolo con gambe decorate di oro, avorio e bronzo.

Contro la parete vi erano lunghi candelabri con appese delle lucerne, che venivano accese quando la luce del sole diminuiva e, per terra, un braciere diffondeva un piacevole calore.

Accanto ad esso dormiva, placidamente rannicchiato su un morbido cuscino di piume, Pulce, divenuto ormai un meraviglioso gatto nero.

" Sei stanco, amore?"

Louis sorrise al suono della voce del compagno e sollevò gli occhi trovandosi di fronte lo splendido uomo che era diventato Harry.

Il suo corpo snello, ma muscoloso, era elegantemente avvolto da una tunica color zafferano di squisita fattura, che gli conferiva l'aspetto di un giovane uomo d'affari.

" Sto bene, Harry, grazie....queste pietre sono fantastiche, ci sarà una gara vera e propria per acquistarle!".

" Io vado a consegnare i documenti che hai preparato, Louis. Li porto agli uffici degli edili e torno".

" Sicuro che vuoi andare da solo? Ti faccio accompagnare da uno schiavo? "

" Non è necessario, conosco Ostia ormai come le mie tasche e poi sai che adoro passeggiare tra i vicoli..."

" Lo so, lo so..." disse Louis alzandosi e avvicinandosi a lui.

Gli avvolse le braccia intorno al collo e lo attirò a sè dandogli un dolce bacio sulle labbra.

" Torna presto!"

" Lo farò...buon lavoro, amore!"

Harry se ne andò, chiuse la porta dietro di sè e, dopo aver percorso numerosi corridoi, uscì dalla casa.

Attraversò l'ampio giardino che circondava l'abitazione e si guardò intorno stupendosi ancora una volta che una dimora così bella fosse di sua proprietà, sua e di Louis ovviamente.

Il prato verde perfettamente curato era circondato da un bellissimo colonnato con dei dischi di marmo che pendevano dall'alto delle colonne.

Rappresentavano figure mitologiche scolpite e dipinte.

Quando si alzava il vento, ondeggiavano dolcemente e davano un senso di movimento alla rigidità del colonnato.

Si voltò sulla destra e osservò attentamente l'orto che curava lui stesso, completo di ogni tipo di erbe aromatiche e mediche.

Da lontano scorse due figure umane immobili e sorrise da solo.

Louis aveva voluto ad ogni costo quelle due statue di bronzo, rappresentanti dei teneri putti con un'anatra ciascuno in braccio e le aveva volute perché, a suo dire, assomigliavano a lui.

Gladiatores   ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora