.Un punto all'inizio

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~Sveglia, non aprii neanche gli occhi e poi sentii ..-
~ Sophia svegliati!-.
Era mia madre. Io non risposi, mi misi un accappatoio e scesi le scale. Li trovai mia mamma a dirmi su perché era tardi. Io la guardai male e senza neanche fiatare ritornai su in camera.
Lì mi vestii, mi misi dei pantaloni strappati neri e una maglia dello stesso colore aderente, con una scollatura a v poi andai giù; non guardai neanche mia madre. Ed è così che iniziai a camminare.
Iniziai un nuovo capitolo della mia vita.
Era il mio primo giorno di scuola e questi erano i miei programmi. Fregarmene di tutto e di tutti, superare l'anno senza farmi notare, non guardare negli occhi nessuno e niente e poi trasferirmi in Australia. Agitata ?
~ No!-.
Nessuno me lo aveva mai chiesto.
Okay, iniziai a camminare...ero nella classe 3b .
Ero nuova, entrai in classe, mi sedetti all'ultimo banco  vicino al muro e poi arrivò' lui .
Mi guardò, mi baciò con gli occhi, io lo guardai con l'unico sguardo che avevo cioè freddo e acido e lui si sedette in seconda fila. Io vidi la luce ma subito dopo mi prese un freddo polare che entro' nelle mie vene..,, non capivo cosa fosse, non avevo mai provato niente del genere. Non volevo niente se non riprovare quel sentimento .....o forse no, era stato orribile! Ero divisa a metà: una parte di me non voleva mai più rivederlo, voleva stargli lontano e ignorarlo per sempre ma l'altra parte capiva che quel brivido gelido non l'aveva mai provata e voleva vedere che sentimento fosse visto che il mio corpo conosceva solo l'odio è il dolore.
E suono la campanella è lui si avvicinò.
Aveva le lentiggini, come me, io lo guardai male e poi lui disse -ciao- e io non gli risposi. Lui disse:-io mi chiamo Peter - Io lo guardai con uno sguardo fulminante tipo.." qualcuno te lo ha chiesto?. Fece finta di niente e poi mi chiese: Sei nuova di qui? non sai parlare?
E io lo guardai ancora più male. Mi alzai feci sfiorare la mi spalla con la sua e me ne andai.
Lui mi seguì'.
Allora io mi girai di scatto e gli dissi:
-Sentimi, pensi di stare qui a pedinarmi finché mi chiederai un appuntamento? E quando finirò tra le tue braccia mi lascerai vero? È' così che fanno quelli fighi no ?
Beh hai sbagliato persona! Caro mio ...
Quindi vattene!-. Lui mi guardò e poi mi disse :
-Scusami, ti ho vista sola ...non sapevo che fare, sei una ragazza stupenda e non voglio che ti mettano in testa strane cose...non voglio che diventi come tutte le altre. Ho visto il vuoto nei tuoi occhi e volevo aiutarti e capire cosa non va...
Io lo fermai :- Evita la predica da bravo ragazzo che mi vuole aiutare perché non ci casco caro !
Beh ci sono molte ragazze al mondo disponibili quindi non pensare che con due parole noi diventeremo amici per la pelle okay?! Io non ho bisogno di nessuno!-. Corsi via, dietro ad un albero piangendo. Non ce la facevo più. Il nero si era trasformato in buio la sofferenza si era trasformata in strazio e dolore .

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 07, 2016 ⏰

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