|1|

72 7 2
                                    

"Allora Lou?"
Harry mi sventola ancora una volta la sua mano davanti al mio viso.

Sono il solito distratto e a lui da sempre fastidio quando non lo calcolo di striscio, così mi volto verso di lui con un finto sorriso stampato sulle labbra e "Si, Harry, sono d'accordo con te!" affermo con convinzione mentre annuisco con il capo per rendere il tutto più credibile.
-Bravo Louis, diventi ogni giorno più bravo a convincere le persone!- Aggiunge il mio subconscio e mi vanto mentalmente si me stesso.

"Quindi anche tu verrai nella casa stregata?" Mi domanda lui mentre sorride. No, quel sorriso, ah Dio... come si fa a dirgli di no?
Devo dirgli di no, non è così difficile.

"No, non ho assolutamente detto questo. O forse l'ho detto ma ero distatto." Scrollo le spalle e mi batto un cinque mentalmente per la bravura che sto assumendo di giorno in giorno nell'affrontare questo ragazzo; questa volta non avrei ceduto davanti a quei suoi occhioni verdi e a quel suo visino.

"Ma Lou, hai già detto di si, non puoi tirarti indietro, per favore." Ed ecco che mette su quel broncio a cui nessuno riesce a resistere, tanto meno io.
Devo mantenere la mia posizione.

È un record, stiamo parlando di questo argomento da tutto il pomeriggio e non ho ancora ceduto.
Fuori ormai è quasi buio, ma essendo inverno, adoro l'inverno perché bevo tanta cioccolata calda e sto sempre sotto le coperte al calduccio, probabilmente saranno appena le 5:00 del pomeriggio. Sono già stanco e non ho fatto nulla tutto il giorno, grandioso!

Inizio a camminare avanti e indietro per la sala, con la fronte corrugata e un bicchiere in mano.
Poso il bicchiere di vetro, contenente del thé alla pesca, il mio preferito, sul tavolino bianco che si trova al centro della stanza in cui ci troviamo, mi fermo davanti a lui e gli poso una mia piccola mano sulla dua fronte, come per vedere se ha la febbre, per poi iniziare a ridere.

"Devi avere la febbre o un qualcosa del genere. Non entrerò mai in quella casa, Harry, rinunciati" sottolineo la parola mai e mi siedo sul divano, distogliendo lo sguardo dal suo, poso i piedi sul famoso tavolino di fonte a me e mi metto comodo "e non dovreste andare neanche voi" continuo.

So che Harry non rinuncia alle cose molto facilmente ma, con mia grande sorpresa, si siede al mio fianco e inizia a cercare un film interessante in televisione, come se fosse a casa sua, ma a me sta bene così.

Io e Harry siamo migliori amici da anni ormai, siamo praticamente cresciuti insieme, come fratelli. Abbiamo un legame speciale, diverso dalle solite amicizie, io e lui non ci siamo mai separati.

Harry, visto di primo impatto, può sembrare il classico "bad boy" tutto muscoli e niente cervello: il suo corpo scolpito è ricoperto da macchie d'inchiostro nero, pochi lembi di pelle -compresa la schiena- sono ancora candidi, come lo so? Beh... L'ho visto un paio di volte mentre usciva dalla doccia, se da asciutto è splendido, da bagnato è ancora molto meglio. Un piccolo anellino argentato si trova vicino all'angolo del suo labbro inferiore, delle ciocche ribelli di capelli gli ricadono sul viso, incorniciandolo alla perfezione, facendogli assumere un aspetto ancora più accattivante. Dire che è un dio greco è un eufemismo.

Tutto il contrario di me, sinceramente: sono un ragazzo abbastanza semplice, senza tante pretese, non che Harry ne abbia, solo che a lui piace apparire, mettersi in mostra, mentre a me no, faccio di tutto per evitare di stare al centro dell'attenzione. La mia altezza è insomma... si, sono basso e spesso Harry ci gioca su questo fatto, mi prende spesso in giro, ma non mi dispiace anche perché è bellissimo essere basso e sentirsi al sicuro tra le braccia di Hazza.
Ho gli occhi azzurri e sono la parte che più preferisco di me, hanno delle sfumature differenti dagli altri occhi, questo mi fa sentire speciale. E, chi mi conosce davvero, sa che i miei occhi cambiano colore in base al mio stato d'animo.

House |L.S.| (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora