A Thousand Years.

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Mi avvicinai a lei, portai la mia mano destra al suo dolce e delicato viso, con il pollice accarezzai la sua guancia. Lei socchiuse gli occhi, sospirò profondamente mentre anche l'altra mia mano si avvicinava al suo volto. Poggiai la fronte sulla sua, il mio respiro era irregolare, il mio petto stava per scoppiare, pregavo con tutta me stessa che i battiti del mio cuore ormai impazzito non si sentissero nella silenziosa stanza. Sospirai anch'io e la guardai negli occhi, quegli occhi che erano intenti a guardare le mie labbra, così me le inumidì passandoci lentamente la lingua, da destra verso sinistra, per poi mordermi delicatamente il labbro. Continuai a fissarla, senza distogliere lo sguardo se non per posarlo sulle sue labbra socchiuse. Feci la prima mossa. Passai il pollice sul suo labbro inferiore e finalmente alzò lo sguardo, posò i suoi occhi color cioccolato sui miei. Non so per quanto tempo restammo in quella posizione, ma non ce la facevo più, volevo di più, volevo lei. Alzai la mia fronte dalla sua, mi allontanai di poco da lei, volevo guardarla, volevo osservare la sua reazione, ma quello che ottenni fu solo uno sguardo basso verso i suoi piedi. Più la guardavo e più impazzivo, mi avvicinai velocemente a lei, le presi di nuovo il viso tra le mani, feci combaciare i nostri corpi e la appoggiai al muro, diedi uno sguardo veloce ai suoi occhi e poi mi fiondai sulle sue labbra. Fu un bacio dolce, lento e pieno di sentimenti, volevo dimostrarle che l'amavo davvero, che non ho amato nessuno quanto lei. Sentii i miei occhi pizzicare. No, non ora, non potevo piangere. Sentii le mie guance inumidirsi sempre di più. Cazzo, no. Mi staccai dal bacio e notai che non erano mie le lacrime, bensì sue. Mi si strinse letteralmente il cuore, mi avvicinai di nuovo, il suo sguardo era ritornato sulle sue scarpe. Le sollevai il viso con l'indice, delicatamente posai le labbra su tutto il percorso delle lacrime. "Guardami, guarda il mio sguardo che urla il mio amore per te" dissi. Osservai le sue palpebre alzarsi e posare i suoi occhi su di me. Non feci in tempo ad avvicinarmi che mi ritrovai le sue labbra sulle mie, le sue mani sui miei fianchi. Ricambiai il bacio, che subito dopo si fece più intenso. Mi chinai leggermente per poterla prendere in braccio, la tenevo per i fianchi mentre le sue gambe cingevano la mia schiena, camminai verso il tavolo della cucina e la feci sedere su di esso e misi le mie mani sulla sua nuca per poterla avvicinare di più a me. Le sue gambe stringevano sempre di più il mio corpo al suo, potevo sentire il suo cuore battere a ritmo con il mio. Ci baciammo per un'infinità di tempo finché ad interromperci fu il mio telefono che squillava. "Mia madre" sussurrai sulle sue labbra. "lascialo squillare" e sapevo il perché di questa richiesta. Come suoneria avevo 'A thousand years' la nostra canzone, la canzone che ci dedicammo quando ci dicemmo 'ti amo' per la prima volta. "I have died everyday waiting for you. Darling dont'be afraid I have loved you for a thousand years, I love you for a thousand more" cantai senza distogliere lo sguardo su di lei. Presi la sua mano e la poggiai sul mio petto "Non ho mai smesso di amarti Camila e non lo farò mai. Hai cambiato radicalmente la mia vita in meglio, mi hai insegnato cosa vuol dire amare e nessuno potrà mai impedirci di stare insieme. Qualunque cosa succeda sarò al tuo fianco, capito?" dissi sicura di me mentre lei annuiva alla mia risposta. "No Camila, devi dirmelo, usa quella voce di cui mi sono innamorata" "Ho così tanta paura di perderti, voglio che tu sia il mio 'per sempre felici e contenti', Lauren". Di tutta risposta la baciai e quando mi staccai le sussurrai "Per sempre insieme".

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