Capitolo 1❤

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Pov's Cristina
Mi sveglio come ogni giorno piena di lividi, trucco sbavato e due occhiaie enormi. Sono le 6:30, ho solo mezz'ora per prepararmi ed andare a prendere il pullman. Velocemente mi lavo e mi vesto con una felpa larga per coprire i lividi, dei leggins e un paio di VANS, poi scendo le scale e come sempre non faccio colazione, non ne ho voglia. Prendo lo zaino e avviso i miei "Sto uscendo" gridai dato che erano di sopra. "Non mi interessa" dissero all'unisono i miei 'genitori'. Ecco un'altra dimostrazione che di me non glienè mai importanto qualcosa. Appena esco di casa, indosso le mie adorate cuffie e sulle note di 'Bring me to life' prendo l'autobus. Arrivo a scuola ed ho tutti gli occhi puntati addosso.. ecco.. la mia sbadataggine non ha limiti.. ho dimenticato gli occhiali da sole, ho un livido sull'occhio, cerco di coprirlo facendo scendere i capelli in avanti come se fosse normale, con naturalezza entro in classe facendo finta che sto bene anche per convincere me stessa. Finite le noiose lezioni torno a casa, non mi aspettavo di vedere davanti ai miei occhi una scena così raccapricciante, ogni giorno mio 'padre' picchia sia me che mia madre solo perché è ubriaco ma non pensavo che si spingesse fino a tanto con lei, in fondo credevo che si amassero.. mia 'madre' stesa a terra ricoperta di sangue e lui che ride nervosamente osservando le sue mani. Mi avvicino alla donna e cerco di vedere come sta togliendole i capelli dal volto ma subito lei mi aggredisce "Non mi toccare. Tu sei la disgrazia. Lui non beveva prima che tu uccidessi la mia unica ragione di vivere!" Mi dice arrabbiata, si alza e barcollando sale al piano di sopra mentre io sconvolta dalle sue parole mi alzo ormai con le lacrime agli occhi e mi chiudo nella mia camera. Mi getto sul letto e penso, inizio a crederci sai? Inizio a credere che sia colpa mia, continuo a piangere ripensando al mio adorato fratellone.. mi manca.. se non mi fossi ubriacata quel giorno.. se non l'avessi chiamato non si sarebbe preoccupato e non avrebbe fatto quell'incidente.. è colpa mia. Cara mamma hai ragione. Non sopporto però che mi picchiate.. anche io sono vostra figlia e come tale mi dovreste proteggere ma questo non accade. Al mio risveglio so cosa fare. Scapperò di casa.

Anche I killer Si Innamorano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora