Capitolo 2

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Sono qui da un paio d'ore. (Alla fine la torta l'ha mangiata Niall). Ho fatto una doccia e sono rimasta tutto il tempo con i ragazzi. Sono tutti molto simpatici, o quasi. Quel Louis non ha staccato lo sguardo dal telefono nemmeno un secondo.
-raga che si fa?- dico alzandomi dal divano. Proprio mentre sta per rispondere per la prima volta Louis, suonano al campanello.
-vado iooooo!-urla Niall dirigendosi verso la porta. Neanche il tempo di aprire la porta, che mi ritrovo davanti Simone. Cerco di parlare ma mi blocca subito.
-sono un coglione ok? Scusa è stata lei, non volevo, era un momento di debolezza. Sai che amo solo te....ehm ora facciamo pace? Così andiamo un po a casa mia e.....- non lo faccio neanche finire di parlare. Ma davvero? Davvero pensava che io ci credessi? A lui e a tutte le sue bugie?
- ma sei coglione?- dico fredda guardandolo negli occhi.
-ma allora non senti? Dai te l'ho già detto che lo sono, ora facciamo pace, come sempre d'altronde-. Dice guardandomi negli occhi, e avvicinandosi.
-Come sempre d'altronde. Ma sai che c'è? C'è che non la voglio fare la pace. C'è che non ti voglio ne più vedere ne più sentire. E ora con permesso, esci dalla mia fottuta casa e vai a fanculo!-gli grido contro. Intanto mi giro e vedo i ragazzi che mi guardano preoccupati, tranne Louis che fissa Simone con i pugni chiusi e la mascella contratta.
-così la metti? ? Per me è ok tanto sei tu quella che ci perde. E poi diciamocela tutta, Carla è meglio di te. Quindi è meglio che è finita così. Tanto o oggi o domani lo stesso ti dovevo lasciare. È stata una scommessa divertente, ora vado a ritirare i miei soldi. Ciao Alex-. Detto questo se ne va lasciandomi sola come un cane, a cercare di riordinare tutto ciò che ha detto. Rimango per dei minuti immobile davanti alla porta. Poi mi riprendo. Mi guardo intorno e noto che tutti mi guardano preoccupati e incazzati.
-Come stai?-mi chiede Harry cercando di abnracciarmi, ma mi sposto.
- è tutto ok ragazzi. Io lo sapevo. Cioè non lo sapevo, ma c'era d'aspettarselo. Lui poteva mai innamorarsi di me? Di una con gli occhiali, corta e brutta? No è logico. Quindi fatemi il piacere di non parlare per dire il contrario. Vado in camera-. E detto ciò mi dirigo verso la mia stanza. Cioè la mia quando vengo qui. Chiudo la porta a chiavi, e mi butto a peso morto sul letto, cercando di non piangere. Inutile dire che ci sono riuscita, perché non è così. Poi non so come tra lacrime e singhiozzi riesco ad addormentarmi, anche se per poco.

Innamorati di Me ( Louis Tomlinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora