capitolo 3

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Poi ad un certo punto papá disse che dovevamo tirnare a casa. Io con un po' di storie accettai e...
Mamma: "Bentornati. Vi siete divertiti?" *mi prende in braccio*
Io annuisco.
FINE FLASHBACK
Non ricordo altro.
Solo una mattima di quando avevo 2 anni. Mia mamma venne a svegliarmi con le lacrime agli occhi.
Mi disse queste parole precise: "Papá è andato via. Non so se tornerà."
Volevo tanto bene al mio papá. Era il mio idolo, il mio eroe. Mi misi a piangere come una disperata.
Mi distoglie dai miei pensieri il mio telefono che squilla. Giorgia.
INIZIO CHIAMATA
Io: "ei Gio, dimmi"
Gio: "ei Bianca. Che hai?"
Io: "nulla, perchè?" Mento.
Gio: "non dire cavolate. Cos'hai. Non rispondi ai messaggi."
Io: "Mi hai scritto? Non ho sentito il telefono" faccio proprio schifo come attrice...
Gio: "vieni tra dieci minuti a casa mia. Devo
parlarti."
Io: "ok ci vediamo tra poco"
Gio: "ok ciao"
FINE CHIAMATA
Mi vesto siccome sono in tuta.
Scendo nelle scale e suono il campanello.
Apre Giorgia che è un pigiama.
Io: "ei Giorgia, che succede?"
Gio: "ma nulla, ero stanca".
Capisco che sta mentendo.
Io: "Giorgia. Te l'ho giá detto. Non sei brava a recitare."
Gio: "senti chi parla. Ho solo lit.igato con Luca. Nulla di che."
Io: "che ti ha fatto? Dimmelo che lo picchio."
Gio: "calmati. Non è successo nulla di cui ti devi preoccupare. Uno dei soliti battibecchi stupidi delle vite di coppia."
"Che hai tu, invece?" Continua
Io: "Nulla." Rispondo nervosa.
Mi fa male pensare di nuovo a mio padre.
Gio: "certo. Ci conosciamo da 12 anni, Bianca. Te lo ricordo."
Io: "brutti ricordi."

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