Destino Inevitabile

Prologo

Fui svegliata dalle grida di mia madre che dicevano:«Sbrigati Beatrice che fra dieci minuti arrivano i nonni!» Confusa e frastornata mi alzai dal letto, mi guardai allo specchio e avevo un aspetto veramente orribile. Guardai la sveglia sul comodino che segnava mezzogiorno, presi una tuta dall'armadio, raccolsi i capelli in una coda e corsi giú in salotto.

Io e mia mamma abitavamo in un appartamento che si trovava nella periferia di Milano, che appena potevamo permetterci visto che mio padre ci aveva lasciato senza un soldo.

Appena i nonni mi videro, iniziarono a bombardarmi, nel vero senso della parola, di domande riguardanti soprattutto la scuola(ambito che cercavo di evitare perchè odiavo parlare dei miei voti, per quanto alti potessero essere). Ci mettemmo a parlare del piú e del meno e senza neanche accorgecene, arrivarono le cinque del pomeriggio. In quell'istante, Lady, la mia cagnolina, inizió a farmi festa perchè sapeva che era l'ora della passeggiata.
Salutai i nonni e anche se il tempo non prometteva bene con quel cielo scuro, uscii di casa. In quell'istante inizió a piovigginare, ma dato che Lady doveva fare i bisogni, continuammo a camminare, sperando che fosse solo una nuvola passeggera.

Il quartiere era isolato e silenzioso, molto inquietante a dire il vero. A un certo punto sentí dei passi dietro di me ed avevo la brutta sensazione che quell'uomo o donna che sia, mi stesse inseguendo. Iniziai ad agitarmi e iniziai a correre. I suoi passi, i suoi respiri sembrano sempre piú vicini.... A un certo punto corsi con tutte le forze che avevo e girai improvvisamente a destra sperando di averlo/la seminato/a. Ma proprio quando mi girai e non vi trovai nessuno, il mio cuore si fermó e ad un tratto,mi sentí afferrare alle spalle. Iniziai a divincolarmi ma era tutto inutile: l'uomo, almeno cosi potevo dedurre dalla sua forza, riuscí comunque ad afferrarmi e ponermi un fazzoletto sul viso.

Cercai di non respirare con tutte le mie forze quella sostanza che mi avrebbe fatta svenire ,ma dopo un minuto dovetti arrendirmi all'oscuritá..