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È il solito pomeriggio dopo la scuola, seduta sul mio solito divano a guardare il mio solito programma televisivo e tanto per tenere occupate le mani giocherello con il telefono.
Durante la pubblicità mi arriva un messaggio da un numero che non ho salvato nella rubrica ma prima di leggere il messaggio dò un nome all'anonimo guardando l'immagine profilo: ebbene sì, è proprio lui da anonimo si era trasformato in "ragazzo che mi piace da quattro anni". È il fratello della mia migliore amica e anche il migliore amico di mio fratello ciò significa che lo conoscevo, mi conosceva, anzi ci conoscevamo. È più grande di me di un anno e mi trattava come trattava le altre persone, non si è mai accorto che mi piace da quattro anni perché lui era fottutamente ingenuo. Anche se non è uno dei soliti ragazzi a cui piacciono le ragazze tettone e con il culo grosso anzi non l'avevo mai sentito parlare di cose volgari.
La sua pelle color rame lo fa assomigliare ad un afroamericano, per non parlare dei suoi occhi color argento con un velo di tristezza che tendeva a nascondere.
Ha un taglio rasato con cresta, capelli corti sui lati e un ciuffo pettinato all'insù, accompagnati da un orecchino sul lobo destro dell'orecchio.
È un ragazzo alto poco piú come me e robusto quanto basta.
Lo conosco da sempre e in quarta elementare ha iniziato iniziato a piacermi non solo per la sua bellezza a cui non posso fare a meno di notare ogni volta che i nostri sguardi si incrociano, ma anche perché lui non mi considerava mai come più di un'amica.
Lui è uno stronzo e questo mi attirava.

Lo conoscevo. Mi conosceva. Ci conoscevamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora