Potessi resterei dentro il letto tutta la vita. Sento le spesse coperte felpate che mi avvolgono come in un bozzolo, mi sento così protetta, ho la sensazione che se resto qui non mi può accadere nulla di male. Niente può scalfirmi, nemmeno me stessa.
Il problema per cui sono dentro le coperte non è il mondo fuori, ma sono io.
Io ragazza di 25 anni indietro con la mia tabella mentale delle cose da realizzare.
Tanto per cominciare non sono ancora laureata, a dire il vero non ci sono nemmeno vicina.
Non ho un lavoro, nessuna aspirazione in particolare.
L'unico desiderio costante è sempre stato quello di sposarmi e avere una famiglia, cosa che ovviamente non ho realizzato. Grazie anche al mio fantastico fidanzato che mi ha piantato in asso.
I miei sogni di famiglia ostacolano i suoi di successo ed ecco che una storia di quattro anni finisce nel cesso.
Che pensieri di merda da fare di prima mattina, sospiro e prendo il telefono in mano per twittare qualche pensiero deprimente, il cellulare inizia a squillare.
Sul display appare il nome di Marina, una cara amica del club di lettura di cui faccio parte.
"Pronto, ciao Mari."
"Hei Asia. Come stai?" La sua voce squillante mi fa spuntare un sorriso sulle labbra.
"Come al solito Mari, tu, novità?"
"Io ho qualche novità da darti. Ma preferirei parlarne di persone."
"Non puoi dirmi così" sbuffo "lo sai che sono curiosa. Devo saperlo ora."
Lei ridacchia dall'altra parte del telefono.
"Ti do qualche indizio. Si tratta di lavoro e anche di amore."
Mi metto a sedere sul letto.
"Ti prego dimmi tutto!!"
"Sei libera stasera? Se si ci vediamo e ne parliamo."
"Guarda devo vedere l'agenda, sai sono troppo occupata ultimamente." Dico con voce sarcastica."Dimmi ora e luogo, ci sarò".
"Perfetto. Alle 17:00 nella piazza della città che dici?"
"Dico che è perfetto. A stasera."
"A più tardi Asia, ciao ciao".
Metto giù il telefono e la mente inizia a fantasticare. Sono proprio una curiosona.