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Era mattina e shawn doveva andare a lavorare cosi gli preparai la colazione
« giorno piccola» mi baciò la fronte sedendosi.

Appena lui finì la colazione si alzò prendendo la sua borsa « io vado piccola ... ah si oggi faccio gli straordinari perciò non aspettarmi per cena » uscì dalla porta e appena sentì il motore della sua auto il mio cellulare squillò

«Pronto?» sentì qualcuno respirare e subito dopo una voce roca e profonda parlò « Camila » e subito dopo chiuse la chiamata.

«Ma che diavolo» dissi tra me e me ma non diedi tanto peso alla cosa e pensai che fosse uno scherzo dei ragazzini vicino casa mia .

Il telefono squilló ancora e questa volta non risposi ma non smette va così risposi «smettila non è uno scherzo divertente » questa volta al telefono non rispose quella voce roca, ma bensì una voce metallica « Camila sei così bella» agrottai la fronte «come scusa?» non rispose e chiuse la chiamata

«stupidi ragazzini, non hanno un cazzo da fare » dissi andando verso camera mia . Mi distesi sul letto accendendo la tv, così per distrarmi un po ma alla fine mi addormentai .

A svegliarmi fu shawn «shawn ma non dovevi fare gli straordinari?» chiesi strofinandomi gli occhi «si ma ce stato un incidente e ci hanno mandato tutti a casa » entrò in bagno .

Il mio telefono squllò e speravo che non fosse quel numero « Camila è già tornato shawn? Peccato pensavo che facesse gli straordinari» disse con tono malizioso « che ti frega» dissi fredda « hermosa non essere fredda con me » « chiunque tu sia lasciami in pace » « piccola come faccio a lasciarti in pace » «basta ! Smettila!» chiusi la chiamata e, per evitare che il telefono squillasse , misi la vibrazione.

«chi era piccola?» shawn entrò nella stanza mettendosi accanto a me « non lo so, forse un ragazzino che si diverte a prendermi in giro » appoggiai la testa sul suo petto « tranquilla piccola ci sono io qui» mi strinse e mi sentì un po meglio ma non riuscivo a smettere di pensare a quella voce roca .

« dai piccola smettila di pensarci» « si hai ragione » chiusi gli occhi per un attimo ma li riaprì subito appena il telefono cominciò a vibrare « smettila ! Cazzo !» shawn mi prese il telefono dalle mani « se non la smetti ti denuncio alla polizia » lo minacciò chiudendo la chiamata .

« se non la smette andiamo dalla polizia » affermò di nuovo convinto « si è una buona idea » concordai d'accordo con lui «dormiamo piccola . Buona notte» spense la luce « notte ».
Inutile dire che il telefono suonò tutta la notte .

Per tutta la notte non chiusi occhio, avevo paura che tra un momento all'altro qualcuno potesse entrare e rapirci, o meglio, rapire me .

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