Capitolo 1 - Megan

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Esistono due tipi di persone al mondo: quelli che programmano ogni cosa, ogni mossa che faranno, ogni passo della loro vita; e quelli che seguono più la filosofia del "si vive alla giornata".

Credevo di far parte della prima categoria. Lo credevo sul serio.

Poi tutto cambiò. Esattamente due anni fa.

Credevo di potermi definire una delle poche persone fortunate ad avere una vita quasi, se non del tutto, perfetta: ero circondata da persone che mi volevano bene, avevo tantissimi amici ed una famiglia unita, mi comportavo da figlia e da studentessa modello per non deludere nessuno.

Era tutto così normale, così giusto.

E poi, così, da un giorno all'altro, tutto venne sconvolto. La mia realtà divenne cupa, totalmente differente da come la ricordavo.

Non avevo più motivi per andare avanti, per combinare qualcosa di buono per me, per il mio futuro.

Per combattere.

Mia madre se ne andò per colpa di un cancro ai polmoni.

Esattamente il giorno del mio quattordicesimo compleanno, mentre ero ad una stupida festa, la mia stupida festa.

«Piccola mia, sei il regalo più bello che la vita potesse farmi e voglio che tu esca e vada a divertirti. Devi essere felice, per me ma soprattutto per te, promettilo».

Furono le ultime parole che sentii pronunciare dalle sue labbra.

Le parole con la quale mi convinse ad andare a festeggiare il mio stupido compleanno. A divertirmi, ad essere una normale adolescente spensierata, ancora per una volta.

Mentre lei moriva, io non c'ero.

Non sono riuscita a dirle addio. A salutarla come meritava, a baciarle delicatamente la guancia bianca come il latte prima che esalasse l'ultimo respiro.

Da allora tutto cambiò. Io cambiai.

E adesso mi trovo a bordo di questo stupido aereo che mi porta lontana da New York, lontana dalla casa dove sono cresciuta che custodisce migliaia di ricordi felici, dai miei migliori amici, dalla mia vecchia vita e - in qualche modo - anche da mia madre.

Ho provato a convincere mio padre a restare, ma non ha voluto ascoltarmi.

Ha ricevuto un'importante proposta di lavoro che non poteva assolutamente rifiutare, o almeno così mi ha detto.

Non so cosa aspettarmi da questo nuovo capitolo della mia vita, non so se andrà tutto per il verso giusto o se, invece, questo trasferimento mi getterà ancor di più verso il baratro.

Non so se sono pronta a ricominciare, a lasciarmi tutto alle spalle come, invece, sta cercando di fare mio padre.

Non so se sono pronta per dimenticare, perché dimenticare vuol dire rimuovere quel piccolo pezzetto della mia vita in cui lei era ancora al mio fianco.

Non so se voglio dimenticarla. Ma sono certa che, anche se volessi, non riuscirei mai a farlo.

L'aereo sta per atterrare, come annunciato dalla voce robotica e formale, e sento l'ansia impadronirsi di me.

ALWAYS (CARTACEO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora