Illuminated Cities at the Centre of Me

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Tutti i crediti vanno ad Eiqhties (su tumblr), autrice di questa meravigliosa os che mi ha gentilmente permesso di tradurre in italiano.

Link alla fanfiction in lingua originale:
http://archiveofourown.org/works/5956513#main


  "I have lived a thousand lives and I've loved a thousand loves. I've walked on distant worlds and seen the end of time." - George R.R Martin 

#67

La prima cosa che noti sono le mani. Lo sono sempre. Questa volta anche per un motivo in più; questa volta ti è permesso guardarle.

Sono diverse dall'ultima volta. Adesso sono pallide e sottili - dita lunghe, vene prominenti. Alcune cose sono rimaste uguali.

Non hai bisogno di vederlo per sapere che tremano leggermente quando sta fermo per troppo tempo, come se il fuoco che gli brucia dentro non possa essere contenuto. Come se debba muoversi sempre.

Adesso ha nocche nodose, graffiate e rosse, la pelle scorticata. Non hai bisogno di vedere nemmeno quello per saperlo.

Ha le unghie mangiate, spezzate e corte - il pallore roseo della pelle in risalto al di sotto di esse. Lo straccio con cui è solito fasciarsi le mani non è più bianco ma di un grigio sporco e scambiato, e pende - allentato dal punto in cui si è slegato. Quelle mani non sono altro che macchie confuse, mentre scagliano un pugno dopo l'altro al ritmo dei sussulti della folla. Puoi vederle appena, ma non hai bisogno di farlo per sapere come sono.

Trattieni il  respiro mentre lo guardi - non perché pensi che perderà, sai già che non lo farà.

Trattieni il respiro perché si muove come ricordavi. Acqua che si infrange sulle rocce, i suoi pugni, scagliati contro l'avversario. Sta sudando; lo vedi imperlarsi sulla sua fronte, gocciolargli sul viso, sul collo. Ripensi a tutte le volte in cui quel collo hai potuto toccarlo. A tutte quelle in cui non hai potuto farlo.

Lui alza lo sguardo e ti scorge fra la folla. E sembra che il suo pugno abbia trovato un altro obbiettivo: il tuo stomaco. Ti senti come se qualcuno ti avesse capovolto, preso di forza e girato a testa in giù. Ti chiedi se può vedere la forza del tuo amore da lì. Ti chiedi se questa volta sarà migliore delle altre.

Lo vedi sgranare gli occhi, e il tuo cuore si ferma. Questa è una delle volte in cui si ricorda di te. Una di quelle in cui hai la possibilità di parlargli. Di toccarlo. Di tirarlo a te e stringerlo forte.

Si ferma, le braccia abbandonate lungo i fianchi. L'opponente approfitta di quella pausa per usarla a suo vantaggio.

E scaglia il suo primo pugno.

#123

L'hai visto più di frequente, ultimamente. Di solito passano decenni senza vederlo. E adesso, è pure troppo se sono due anni. Il suo aspetto non è sempre lo stesso, la lingua che parla nemmeno - ma tu capisci che è lui. Appena lo vedi, capisci.

E non sai se ciò renda la cosa migliore o peggiore.

Migliore perché lo vedi – e ami quando hai la possibilità di vederlo. Peggiore perché devi lasciarlo – e odi doverlo fare.

Questa volta sta lavorando alla cassa di un piccolo negozio. Non stai prestando attenzione, non bene. Non realizzi che si tratta di lui fin quando non alzi lo sguardo per chiedere un bicchiere d'acqua.

Lo alzi allo stesso tempo in cui lo fa lui, e incontri il suo. Vai nel pallone, balbettando – eri pronto a tutto, ma non a questo.

Le sue mani sono poggiate sul bancone di fronte a te, a meno di mezzo metro dalle tue. Le fissi, poi lo guardi di nuovo negli occhi. Sta sorridendo, ma è solo un lieve accenno della bocca. I suoi occhi sono gentili, ma vuoti. Il marrone dei suoi nell'azzurro dei tuoi, e senti il tuo cuore sprofondare.

Illuminated Cities at the Centre of Me - Ziall OS (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora