*20 anni dopo*
*Pov Even*
Dopo esserci trasferiti a casa mia, a crescere ci misero pochissimo. William divenne un ragazzo bellissimo, sublime alla vista delle ragazze. Capelli ricci castano scuro, occhi blu con qualche schizzo di verde, fisionomia dei due padri incastonate insieme, portava una corda spezzata al polso, mi aveva chiesto il permesso per farlo, lo ricordo ancora, dissi subito di si. Pochi giorni dopo però se ne tornò dicendomi che voleva la stessa ancora che aveva Harry al polso sinistro, dopo di quelli mi aveva promesso che non avrebbe più macchiato la sua pelle e così fece, quel giorno io e Zahìla ridemmo per non so quanto tempo. Attento e furbo non si cacciava in nessun guaio, almeno finchè si trattava di lui, tutto sfumava quando si parlava di Zahìla. Era un gioia per l'occhio maschile, prese l'altezza del padre, capelli rossi tinti, occhi verdissimi ma chiari, labbra carnose e fisionomia della mia Zahìra, lei non aveva o voleva tatuaggi, aveva solo tre nei sul collo che la differenziavano, come mia figlia. I nei non erano l'unica cosa che Zahìla ereditò da sua madre, ma fu anche il carattere forte e deciso e quello strano senso di freddezza che aveva, mi diceva sempre che nel posto dove andava a lavorare questa freddezza era l'unica arma che poteva usare, << Non sono stronza nonna, si chiama autodifesa. >>, i miei ragazzi sapevano come comportarsi, non avevo mai perso il controllo con loro. Esitante feci fare la stessa scuola che frequentarono i miei figli, non volevo essere una nonna inagente e crescerli diversamente, volevo per loro la stessa e identica didattica, sarebbero cresciuti nello stesso modo. Zahìla diventò a sangue freddo, come William, tutti e due quando ritornavano dalle loro missioni si chiudevano in camera propria e non parlavano per giorni. Zahìla in presenza di tutti eclissava le sue emozioni, eppure vederla sorridere era una cosa stupenda, ma non potevo dire la stessa cosa per William, lui non eclissava mai niente, era un ragazzo limpido. Mia nipote però fece l'errore più grande del mondo, si innamorò del fratello di Josh, e io bramai a loro insaputa il ritorno di Zayn e di Theo, da sola non ce la facevo, e se Josh era riuscito a distruggere Zahìra, Geremy avrebbe distrutto Zahìla.
*Pov Zayn*
Dopo la morte dell'amore della mia vita, mi trasferì a Breadford per iniziare una nuova vita con quello che era diventato il mio ometto. Con lui ci sono riuscito, il ricordo delle parole di Zahìra mi tormentava, "Sai amore, un giorno anche nostro figlio ti dirà ti voglio bene.", sorrisi a quel ricordo, era tutto così strano e così diverso, eppure Theo non era tanto diverso da Niall e Zahìra, anzi, era biondo, alto come Niall, pelle bianca, senza macchie, aveva labbra carnose e quella particolarità dei tre nei di Zahìra sul collo, aveva la sua freddezza e quella di Niall, sapeva essere Dicembre con la neve, e Settembre con il caldo più rilassante che potesse esserci. Aveva gli occhi azzurri con un velo di verde, aveva il sorriso di Zahìra e quello faceva male. Da quando gli raccontai che possedeva una sorella a Poenix, mi diceva sempre di volerci tornare e conoscerla. Non glielo vietai e scrivendo l'ultima lettera a Even, ci mettemmo in marcia verso l'aereo porto.
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DEMONS.
Fanfiction*Pov Neven* Essere reincarnati nel corpo di qualcun'altro non era così male come dicevano, sapevi di esserlo solo quando ti accorgevi della cicatrice sul polso destro. Lì dove avevo sempre portato un braccialetto in argento, non sapevo il significat...