**Sequel di angel with a shotgun**Non sarebbe mai finita per tutti loro, non sarebbe mai finita per nessuno. Ma la loro unica consolazione era quella forza sovrumana che li legava gli uni agli altri e li rendeva speciali agli occhi degli esseri umani. In quei pochi anni passati avevano visto e subito di tutto. La distruzione della Terra era in corso da molto tempo, la morte era sopraggiunta silenziosa, senza che nessuno se ne accorgesse veramente. Metà del mondo era andato distrutto da quando quegli esseri erano sopraggiunti sulla Terraferma, più numerosi e determinati che mai. La maggior parte delle persone erano costrette a vivere sotto terra, in dei bunker costruiti per i terremoti, o nascosti in caverne con poche riserve di cibo e acqua.
Il mondo era a pezzi, come il corpo ed il cuore di ognuno di loro. La guerra era iniziata due anni prima e non era più finita. Tutto ciò che avevano i gemelli era la volontà, la forza, la sopravvivenza. Avevano imparato a farsi scudo l'un l'altro, a difendersi e combattere fianco al fianco. Non era più una semplice lotta, non si trattava più di semplice violenza, si trattava di distruzione radicale. Ed i Razen sembravano davvero determinati nella loro missione. Da quando Anne era morta fra la razza vigeva il libero arbitrio, ognuno di loro prendeva e faceva ciò di cui aveva voglia. E da quel giorno era iniziato il panico puro, nessuno a frenarli. Le catastrofi naturali avevano dato l'avvio, la loro follia aveva continuato. La creazione di nuovi virus mortali, le armi sparate su uomini e bambini, bombe letali da spazzare via intere città. Il mondo non sarebbe sopravvissuto, ed i pochi rimasti sarebbero morti nel giro di qualche anno. Era tutto andato perso.
I gemelli disseminati su tutta la terra avevano provato a limitare i danni, si erano lanciati contro quegli stessi esseri e li avevano fatti a pezzi. Ma la loro sola forza non bastava più. Erano necessari molti più Louis ed Harry sulla Terra affinché la razza umana continuasse a vivere. Ma chiunque si era tenuto bene alla larga da quella razza aliena. Il panico che si era creato un anno prima aveva fatto impazzire chiunque, lanciandosi a caso contro ogni essere umano, perché in pericolo. Purtroppo molti esseri umani erano morti per errori fatali, uccisi dalle mani dei suoi stessi simili. Il governo aveva provato per interi anni a zittire chiunque e tenere lontana la razza umana da quella storia, ma era stato tutto inutile. Quando la notizia si era sparsa il caos era degenerato e questo aveva portato i Razen ad agire nel momento dello scompiglio.
In quel momento, ancora chiusi dentro la base militare, la notizia a circolare per i corridoi era quella di una calma apparente. Harry pensava potesse essere la calma prima della tempesta. In ogni caso, al momento la cosa che più lo preoccupava era la mancanza della sua dolce metà. O forse delle sue dolci metà. Marcel aveva deciso di uscire in missione con Louis ed altri uomini, per procurare cibo o qualcosa di commestibile per poter sopravvivere.
Harry era davvero preoccupato per entrambi, di solito quelle commissioni duravano dodici ore o qualcosa di più, là fuori era pericoloso ed Harry avrebbe voluto evitare ad entrambi quella sorte ignota tutte le volte. Eppure Marcel esigeva di rendersi utile. I Reparti A e B erano andati persi, nessuno comandava su nessuno. Tutti erano pronti ad apprendere qualcosa in chimica o come maneggiare un'arma. I sieri creati nel corso degli anni li avevano resi più forti e soprattutto avevano sciolto quel legame che avrebbe ucciso entrambi. La consolazione di Harry era la sua forza. I suoi 21 anni erano alle porte e sentiva bene dentro al suo corpo la forza, una strana energia crescere e diramarsi in ogni dove. Sua madre aveva avuto ragione, più crescevano e più sarebbero diventati forti. Ed era contento di potersi allenare, di tirare fuori quella magnifica resistenza. Correva per almeno quattro ore al giorno senza stancarsi, aveva imparato a spaccare le rocce con un solo pugno, riusciva a tenere testa a ben 10 persone contemporaneamente. Era diventato un vero e proprio fenomeno, tutti lo guardavano con occhi sbalorditi. Louis sembrava aver sviluppato quei poteri molto prima di lui, ma non aveva nessuna voglia di metterli in mostra. Odiava lasciarsi guardare dai suoi amici, soprattutto odiava ricordare da dove provenisse tutto quello. Se solo avesse potuto, si sarebbe già tolto la vita, perché non aveva nessuna voglia di giustificare la sua incredibile forza come quella di una razza che aveva ucciso i suoi amici. Gli era rimasto solo Liam, e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era quella di perderlo.
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Beating Heart
FanfictionLa figura di Louis gli si parò davanti gli occhi, così sorridente da accecarsi. Strizzò gli occhi aspettandosi di vederlo sparire, ma il ragazzo gli stava tendendo una mano invitandolo ad afferrarla. "Louis" bisbigliò in procinto di piangere. "Non s...