La figlia di Afrodite giaceva sulla brandina dell'infermeria.
I capelli scompigliati le ricadevano sulle spalle ed aveva un aspetto angelico, come di una principessa assopita.
Aprì gli occhi di scatto e inalò un respiro profondo e feroce, come se non riprendesse fiato da secoli.
Subito accorse Jason, il suo ragazzo.
Poche ore prima c'era stata la Caccia alla Bandiera.
Dopo essere stata colpita da un fulmine, Piper, era caduta, svenuta, sulla distesa erbosa.
Jason era sommerso dai sensi di colpa, sapeva che quel fulmine era il suo, Thalia era occupata in altro in quel momento.
-Hei hei, Piper- esclamó, senza fiato, il figlio di Giove.
-Hei, Jason- rispose McLean con un sorriso, ancora un po' stordita.
-Mi-mi dispiace così tanto, è tutta colpa mia. Il fulmine... Il fulmine era mio- disse, senza frenarsi, Jason.
-Lo so, Jas. Non è colpa tua, sta tranquillo- rispose lei, sempre sorridente.
-È che... Saresti potuta morire e per colpa mia. Non avrei potuto accettarlo- controbattè, ormai con le lacrime agli occhi lui.
-Non dispiacerti- le mani della ragazza erano fra i capelli biondi di Jason: -In quegli istanti, mi dispiaceva solo di una cosa... Non ricordarmi il nostro ultimo bacio...e tu? Tu te lo ricordi?-.
Il Grace si alzó di scatto, si sistemó gli occhiali e, dopo un lungo respiro, affermó: -Sono contento tu stia bene, ma no, non me lo ricordo- e fece per andarsene.
Un piccolo sospiró uscì dalla bocca della Cherokee.
Il suo ragazzo era ormai ad un piede dalla porta.
-Era una giornata invernale, la neve ricadeva ai lati del capanno, indossavi una felpa azzurra con il cappuccio e le tue solite scarpe infangate, affermavi di non volerti scoprire il capo, che avevi i capelli scompigliati e non volevi farti vedere in quelle condizioni. E io non ero dello stesso pensiero, ti scostai la stoffa dai capelli e appoggia le mie labbra sulle tue. È questo, questo Piper è il nostro ultimo bacio-.
Uscì dall'infermeria, comunque tentato di correre incontro alla sua ragazza e stringerla a sè, ma si trattenè, lasciando Piper con le guance bagnate.
Era ormai fuori di una trentina di metri, quando la porta dietro di lui cigoló e ne uscì la figlia di Afrodite.
-Verde, la felpa era verda- affermó con la voce consumata per poi scoppiare a ridere.
Jason si giró, non tanto per rispondere, ma per guardare il sorriso della sua ragazza, che lo faceva innamorare ogni volta di nuovo.Scrivere queste cose in questi momenti non è sano.
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Headcanons, oneshots// pjo and hoo
Ngẫu nhiênSono gli headcanon e gli oneshots. Fatti da me o ispirati da altri. GUSTATEVELI :3 *qualunque shippatrice di jeyna potrebbe essere mutilata*