Il pacchetto

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Mi alzo di malavoglia dal divano, seminando una striscia di fazzoletti inzuppati di moccio, tacos sbriciolati, carte di caramelle balsamiche. Rispondo al citofono con voce d'oltretomba e "c'è pacco per lei, metto ascensore?" chiede il custode Hollywoodparty, così lo chiamiamo noi, in omaggio al mitico film. Ok, gli dico, e mi affaccio dalla porta quel tanto che basta per chiamare l'ascensore, appena sento le porte richiudersi a piano terra.

Ora il pacchetto è qui, davanti a me, blindato e ostile. Io sprofondato nel divano e lui minaccioso sul tavolino basso. Sono curioso, lo ammetto, ma non lo apro perché è indirizzato a Piong Li, il mio coinquilino. Tu non lo conosci, ma io invece lo conosco benissimo, e un po' mi spaventa cosa potrebbe esserci dentro, Lui è, diciamo così, un tipo molto originale. Anche simpatico, a suo modo, ma devi stare bene attento a non... insomma, ci sarà tempo per parlarne.

Intanto mi parte uno starnuto atomico che fa tremare la stanza e forse sposta pure il pacchetto di qualche centimetro. Che palle! Anni che non mi ammalavo seriamente e adesso mi tocca questa influenza nefasta a tradimento. Come se non avessi da studiare e ben altro da fare in questi giorni. Ma so già che per oggi non concluderò un bel niente. Mi stanco subito di qualsiasi cosa, manco riesco ad ascoltare musica o a vedermi un filmetto.

Così non trovo di meglio che mettermi al portatile per cercare i sintomi di questa stronza di influenza collezione 2015/16. Tosse ce l'ho, dolori articolari mancano, raffreddore alla grande, febbre si e no, disturbi intestinali grazie a Dio no. Insomma, tipico di internet, non ne so molto più di prima ma almeno mi sento parte di un mondo interconnesso attingendo a un sapere potenzialmente infinito.

Mi rituffo soddisfatto sul divano, addento un fazzoletto umido e mi pulisco il naso con un taco. Da questo capisco che la situazione sta precipitando. E anche dal fatto che la vista mi si annebbia di colpo, come per un leggero capogiro. Sono sdraiato e mi sembra comunque di cadere all'indietro. La stanza si mette a girare da paura, finché non vedo davanti a me una specie di faccia sfocata.

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⏰ Last updated: Feb 12, 2016 ⏰

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