La notte ti porta consiglio

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Un'altra notte insonne volò. Ormai era diventata un'abitudine dormire per poche ore e svegliarsi di soprassalto a causa di alcuni incubi ripetitivi. Accadeva ogni giorno.
E la cosa più terribile è che dopo non riuscivo a ri-addormentarmi se con me non c'era Andrea.
Andrea è il mio migliore amico, per me è come un fratello e io per lui sono come una sorella.
Ci conosciamo da quando siamo piccoli: cioè, mentre io ero nella culla lui parlava già. Abbiamo quattro anni di differenza ma non ce n'è mai importato niente. Nè della differenza d'età, nè di cosa pensava la gente che ci conosceva. Ci prendevano tutti in giro chiamandoci fidanzatini ma noi coprivamo le loro voci con le nostre risate.
Mi è sempre stato accanto, sia nei momenti belli che in quelli brutti e quelli brutti, fino a quando non compii 13 anni furono davvero tanti. Ma Andrea c'è sempre stato, esattamente come io per lui.
Adesso sono le tre del mattino e per essere notte fa piuttosto caldo ma penso sia logico essendo il 6 giugno e trovandosi al mare.
Già, il mare. Uno specchio d'acqua azzurra che sembra non avere una fine. Mi ha sempre affascinata. E le cose che mi affascinano non sono moltissime. Mi chiamo Anita, Tina per gli amici. Ho 18 anni, i capelli lunghi neri e gli occhi azzurri. Sono magra, forse un po' troppo per la mia età, e non sono molto alta. Amo orecchini, piercing e tatuaggi. Forse così sembrerò un po' una specie di emo ma no, non lo sono.
Ho un piercing al naso (un anellino di metallo sulla narice sinistra), diversi buchi alle orecchie e dei tatuaggi.
Il primo simbolo che mi sono fatta tatuare è stato il contorno di un cuore sul torace leggermente a sinistra e ovviamente chi c'era con me? Andrea, esatto.
Poi con il tempo ne ho aggiunti altri: un fiore sulla spalla, il segno dell'infinito sul polso e un ramo di edera sulla caviglia e sul polpaccio. Si parte dalle cose più semplici per arrivare a quelle più complesse: funziona tutto così nella vita.
Oltre a queste passioni ho anche altri interessi: mi piace cantare, fare sport e ballare.
Ho frequentato il corso di danza classica dai cinque ai diciassette anni poi ho smesso. Con l'ultimo anno di scuola superiore, avendo la maturità, gli impegni erano diventati veramente troppi.
Adoro cucinare infatti come scuola superiore ho scelto un istituto professionale, quello per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera. In questi cinque anni, che se penso che sono già finiti mi viene la nostalgia, ho conosciuto persone fantastiche che con il tempo sono diventati i miei migliori amici: Simone ( alto più meno come me, con i capelli castani e gli occhi marroni ) chiamato da tutti semplicemente Simo, Enrico ( alto, magro con i capelli biondi scuri e gli occhi azzurri ) soprannominato Harry, Stefano ( alto e magro con gli occhi verdi e i capelli scuri ) conosciuto come Ste, Fabio ( basso e un po' cicciotto, con i capelli biondi e gli occhi azzurri ) che è l'unico che non ha un soprannome e infine Nicola chiamato da tutti Nick.
Io e Nick siamo diventati amici il primo giorno di scuola ed è per questo che mi sono innamorata di lui. Sicuramente non lo sa perchè non mi sono mai dichiarata ma certe volte mi imbambolo a fissarlo e sembro veramente una stupida perchè rimangono immobile con gli occhi sgranati e sto a guardarlo per minuti interi: lui è alto, molto magro, muscoloso, con i capelli castani, gli occhi marroni e un po' di barba. È veramente bellissimo. 
Anche tutti loro sono più grandi di me di quattro anni ma ci siamo ritrovati in classe insieme perche sono stati bocciati un sacco di volte in prima.
Tra di noi c'è veramente una bella amicizia ma non è profonda come quella tra me e Andrea.
Andrea la sa tutta la storia della mia vita, sia di quella passata che di quella presente, mentre gli altri cinque cicloni la sanno solo da quando mi sono trasferita in Liguria.
Già, non ho sempre vissuto al mare. Sono nata in Piemonte e verso i 13 anni e mezzo mi sono trasferita dove abito ora con i genitori che mi sono stati dati in affidamento.
Come vi ho già accennato la mia vita non è stata semplice ma ora non mi sento di raccontarvela tutta. Cerco di lasciarmi il passato alle spalle ma sembra perseguitarmi.
Le cicatrici purtroppo non se vanno.
L'unico ricordo del mio passato che è ancora nel mio presente è Andrea.
Pensate che quando la mia famiglia vera si distrusse completamente, io mi dovetti trasferire in Liguria e Andrea mi raggiunse un anno dopo. Quando me ne andai dal Piemonte, lui aveva 17 anni ed essendo minorenne non poteva prendere, partire e mollare lì così i suoi genitori. Però appena ha compiuto 18 anni ha preso le sue cose ed è venuto giù ad abitare in una villetta che mio padre affidatario gli ha procurato.
I genitori con cui vivo attualmente sono molto comprensivi, sanno ascoltare, sanno aiutare e sanno far divertire ma ora che ho 18 anni anch'io voglio lasciare la casa in cui abito: non voglio più dipendere da nessuno.
Magari domani ne parlerò con mamma e papà.
Io e i ragazzi progettavamo di andare ad abitare insieme e magari mio padre che è un architetto e un agente immobiliare può trovarci una casa per sei.
Certamente dovrà essere un po' grande ma alla fine nulla è impossibile, e anche questa piccola legge si impara con il tempo.
Domani parlerò con i cinque cicloni per capire se sono ancora interessati a trasferirci tutti insieme.
Sms:
" Domani alle 15 tutti in spiaggia al solito posto. Devo parlarvi! Niente di grave ... Notte "
Inviato ai ragazzi. Perfetto.
Meglio riprovare a dormire: ho gli occhi un po' pesanti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16, 2016 ⏰

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