Capitolo 1

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Capitolo 1.
Nel mio ufficio c'era solo il silenzio a farmi compagnia, stavo studiando le mappe trovate nella mia ultima spedizione, amavo distrarmi dalla mia vita, non ricordo l'ultima volta che ho sorriso, forse con mio padre, non lo so, forse non voglio ricordare, devo lavorare, lavorare e non pensare ad altro. Chiamai Lena, la mia segretaria, volevo un caffè veloce e subito. Voglio passare la giornata in ufficio e così farò. Lena con la sua chioma castana e ben pettinata mi faceva pensare al fatto che io avevo una coda disordinata, una smorfia pervase il mio viso, mi porse il caffè senza dire nulla e la cacciai via. Troppo cattiva? Nah. Forse stronza, giusto un pò. Ma era il minimo dopo anni di disgrazie. Presi i documenti e mi indentrai nel lavoro.
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Ormai era notte fonda, presi la giacca in pelle e lo zainetto, ormai sola in quel grande palazzo creato da mio padre, presi l'ascensore e schiacciai il bottone che segnava 0, nel frattempo presi il mio telefono e guardai le notifiche distrattamente, quando all'improvviso le luci incominciarono a spegnersi e l'ascensore fermarsi, ma davvero? È uno scherzo? Oh e dire che ho un culo pazzesco eh. Porca troia presi il telefono e feci luce, ci sarà un qualcosa per uscire, che cazzo, vidi una botola, posso farcela, insomma ho scalato montagne, fatto spedizioni in posti assurdi e ora non riesco a uscire da un ascensore bloccata, misi i piedi sul passamano e aprii la botola per poi ritrovarmi sull'ascensore, bene, e ora? Mi girai attorno guardando quel posto impolverato con la luce del telefono per poi vedere le porte, chiuse. Presi il mio zainetto e presi la pistola che c'era dentro, la scaricati e col manico diedi dei colpi fino ad ammaccate quelle porte,mi stava salendo il nervoso, e che porcodio. Sentii dei passi e qualcuno aprire le porte dell'ascensore, mi affrettai a salire su quel piano e guardai la faccia di colui che aveva aperto quel piccolo inferno.
-Lara, mi sa che l'ascensore ha qualche problemino.- disse Mark. L'omino dei conputer. -Ma davvero?! Comunque grazie, ora sparisci dalla mia vista- mi incamminai verso le scale quando Mark tossí e mi girai incazzata guardandolo in modo atroce. -Lara puoi posare quella pistola? Mi fai paura e poi ho paura di cosa potresti farcia- disse piano e notai che avevo ancora la pistola in mano, la posai e me ne andai velocemente andando verso la mia moto, misi il casco nero e partii per andare verso casa mia. Forse un po troppo veloce. Volete sapere perché giro con una pistola, vero? Shh è un segreto. Arrivata a casa, così fredda e silenziosa, vuota. Mi incamminai verso il salone, dove avevo un piano bar, presi la bottiglia di vodka forte e scesi nella mia palestra, per passare la notte a dare pugni a un sacco e bevendo quel che rimane della mia vita.






Scusate per gli errori da mucca che ho fatto.🐂 È la mia prima storia, l'emozione HAHAHA😂 ditemi cosa ne pensate❤
-Mel

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