Capitolo 2

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Un'altra giornata è passata, e sono di nuovo qui a bere Brandy con una sigaretta fuori al mio balcone. La mia giornata tipo è : lavoro pranzo lavoro alcool. Sono così da quasi sempre, sono un lupa solitaria, un' omega, ora come ora ancora di più dopo la morte di mia madre e la scomparsa di mio padre. Meglio non pensare, troppi ricordi ti scombinano più di uno spinello. La mia vita per molti è un mistero, altri dubitano della mia esistenza, sono una delle donne più ricche di Londra, la mia casa è dispersa nel nulla, vivo da sola, non mi piace molto parlare con le persone, odio farlo, non mi piace nemmeno starci a contatto o cose del genere, fra qualche settimana dovrò partire chissà stavolta cosa mi aspetta, ma non ho paura, c'è la farò anche stavolta. Ah volete sapere perchè giro con una pistola? Beh la pistola può sempre servire, la pistola non spara solo colpi può essere utile in un sacco di altre maniere e poi mi piace giocarci. Ho un sacco di armi in casa, ho una stanza apposta. Spengo la sigaretta con un pò di amarezza, presi il mio bicchiere e entrai dentro, presi la bottiglia di vodka, un sorso, due, tre..mi scolai l'intera bottiglia e mi lasciai addormentare sul divano con un filo di bruciore alla gola.
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Mi sveglio come tutte le mattine incazzata nera col mondo, che mal di testa, preparai del caffè, mi accendo una sigaretta mentre verso il latte in una tazza con un pò di caffè, è presto,molto presto, il sole non è ancora sorto, lo spettacolo attraverso i vetri del mio balcone è a dir poco meraviglioso, ogni giorno il sole sorge in un modo diverso, con colori diversi e uno spettacolo diverso, il sole è tipo un cabarettista, la luna poi, è una modella con un abito fatto di stelle contornato dal buio. Intanto nella mia tazza non è rimasto nulla più che una goccia, salgo velocemente le scale, vado in camera da letto e mi ricordo che quel letto è intatto da un bel pó di tempo, mi addormento sempre mezza ubriaca sul divano, faccio una smorfia e presi una t-shirt verde militare, dei jeans strappati e i miei amati stivaletti, mi faccio una doccia per poi mi vestirmi prendendo un elastico per capelli con la mano da qualche parte sul comodino,ah lo trovatooooo,li lego formando una sottospecie di coda prendo il mio zainetto, la mia giacca e le chiavi della moto, la sellai e sfrecciai via.
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HARRY POV
Sono steso nel mio letto da tipo 9 ore senza riuscire a dormire, tocco un pò i miei ricci sudaticci per poi alzarmi, metto un pantaloncino e scendo in cucina, prendo dei cereali al cacao e mi vado a lanciare sul divano accendendo la tv per vedere i cartoni animati, prendo una manata di cereali e cerco di farli entrare tutti in bocca, sento il telefono vibrare e senza nemmeno guardarlo rispondo masticando.
-Pronto?- dico io o almeno cercai di dirlo in questo modo.
-Harry, sono Louis, per stasera hai progetti?- dice il mio amico rompipalle ma adorabile
-No, perchè?- ora mi chiede se vogliamo andare al parco giochi, me lo sento. E io accetterò. Amo il parco giochi.
-Ti va se facciamo un campeggio tipo, tutti e 5, per passare un pò di tempo tra amici si? Apposto, perfetto, a dopo-
-ma...- ormai aveva già chiuso la chiamata, uffa io volevo andare al parco giochi ma l'idea del campeggio, pensandoci bene, non è male. Meglio prepararsi stasera diventeremo avventurieriii.
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Ci incontriamo tutti nel parcheggio del Mc Donald poco lontano da casa mia, abbiamo deciso di amdare con una sola autove quindi carichiamo tutti gli aggeggi per il campeggio nel portabagagli di Louis, ci sediamo in macchina già accesa e con lo sterio a palla e cominciamo a cantare cose a caso come dei cretini
-Dovremmo fare presto perchè fra tipo un ora sarà buio perchè QUALCUNO ha fatto tardi- dice Liam guardando Zayn e gli lanviamo un occhiata storta.
-Hey hey devo essere sempre bello- disse facendo una faccia buffa Zayn.
Poco più lontano, nella periferia di Londra arriviamo su una distesa di verde immensa con un laghetto infondo e ci fermiamo, probabilmente, nel posto più tranquillo di tutta l'Inghilerra.

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