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Il ragazzo le porse un vìolino,la ragazza rimase ferma,nessuno sapeva che lei suonava il violino solo sua madre e si era portata dietro quel segreto su quell'aereo,lui non poteva saperlo,nessuno poteva saperlo.
"Non so suonare il violino,scusami ma adesso devo proprio andare"gli rispose lei voltandosi,ma lui era più veloce,più intelligente,lui aveva organizzato tutto,la prese e la portó con se fuori dall'aula,"perché menti Rebecca?"chiese lui,con un tono della voce abbastanza scocciato.La ragazza abbastanza interdetta rispose velocemente,forse fin troppo"non sto mentendo,non avrei motivo di mentire ad una persona come te,se non per assomigliarti."Rebecca non ricevette una risposta,Genn se ne andò,e lei rimase lì a fissarlo.

ALPHABETH|Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora