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"C'è questo dio dello spazio e del tempo che si chiama Deus e per milioni di anni ha governato su noi umani senza problemi, si prendeva gioco di noi, ci faceva capitate le cose più brutte che potessero accadere, ma altre volte era più clemente con noi e ci donava delle piccole gioie, insomma ci trattava come schiavi" Genn si fermó per sorseggiare la birra chiara che formó una specie di baffo sul suo labbro, "tuttavia il governo sul tempo e sullo spazio di Deus adesso sta morendo e lui piano piano perderà le forze fino a sgretolarsi, e prima che questo accada deve eleggere il suo predecessore" mi stava fissando, i suoi occhi azzurri e glaciali mi trafiggevano l'anima e faceva piú male di cento spade, non so da dove uscisse quello sguardo.
"Ed è qui che entriamo in gioco noi due" fece un sorrisetto, quasi come un ghigno e riprese "lui ha indetto un gioco insieme ad uno scienziato, dove ci sono dodici concorrenti che dovranno uccidersi e ne dovrà rimanere solo uno, l'ultimo che rimarrà sarà il nuovo dio dello spazio e del tempo" disse infine.
"Sí ma io che c'entro?" Dissi sorpresa da quella storia che non mi sembrava reale
"Tutti i concorrenti hanno un numero assegnato, dall' uno al dodici" proseguí ignorandomi, "ad esempio, io sono il secondo, o second dipende se lo vuoi dire in inglese" disse quasi ridendo vedendo la mia faccia impaurita.
"E tu sei la prima o first" disse infine, rimanendo in silenzio per guardare la mia reazione.
Io non ci potevo credere, volevo solo tornare a casa e buttarmi sul letto per finire quella strana e faticosa giornata, indietreggiai "quindi sei venuto per uccidermi?" Chiesi quasi urlando. Nel locale crolló il silenzio, tutti i clienti si girarono verso di noi e vedendo che non era successo niente continuarono a parlare, "forse" disse Gennaro ridendo sotto i baffi, io mi girai per scappare ma dinuovo la mano rassicurante di Alex mi bloccó e disse a Gennaro "qui nessuno uccide nessuno okay?" Disse Alex guardando Gennaro.
"Non dirmi che anche tu fai parte di questo gioco" dissi con il cuore che batteva a mille
"Ancora non lo so" disse Alex.
"Ma non hai ascoltato la parte piú bella" disse Gennaro,"ogni giocatore ha un cellulare, questo cellulare funziona come un diario, solo che puó predire il futuro, ogni cellulare predice un futuro diverso, per esempio il mio predice il futuro di quello che accade intorno, ed ecco il tuo" mi consegnó un cellulare di colore rosso, lo aprì subito, e andai sugli appunti per controllare l'autenticità della storia di Gennaro.
Aprii la prima pagina che trovai e vidi che c'erano informazioni che riguardavano Gennaro e c'era scritto:
Ore 21:17: Gennaro fa cadere la sua birra, che idiota.
Il diario prevedeva un'azione che sarebbe dovuta accadere tra un minuto, scappai in bagno e Gennaro per inseguirmi fece cadere la sua birra, controllai il telefono, erano le 21:17.
Decisi di tornare indietro da Genn e Alex e loro mi guardavano stupiti, "ma perchè devo proprio avere un diario che mi parla di te?" Dissi con disperazione.
"Guarda che lo so che mi ami dal primo momento in cui mi hai visto" disse Genn ridendo, io gli tirai un pugno sulla spalla e lui tornando serio replicó "peró, questi cellulari sono molto importanti non li devi rompere in nessun modo. Se si rompe o qualcuno te lo rompe per te è Game over, muori. Quando c'è un altro proprietario di diario accanto sentirai uno strano rumore, perchè se lui cambia il futuro vicino a te di conseguenza cambia anche il tuo, e quando qualcuno ti ucciderà, ore prima che avvenga si attiverà la flag del dead end , e il tuo telefono ti avviserà ore prima" disse infine. Ero rimasta a bocca aperta, Alex mi abbraccio, cercó di calmarmi e disse che non ero sola ma che lui è Genn mi avrebbero aiutato a difendermi ma non lo stavo ascoltando, stavo cercando conforto in un altra persona, in altri occhi e in altre parole, ma Gennaro non mi guardava. Decisi di tornare a casa, non volevo pensare a tutta la storia di Gennaro e caddi in un sonno profondo. All' improvviso mi ritrovai su una piattaforma e accanto a me c'erano altre undici piattaforme, davanti a me apparse una figura che fluttuava in aria
"Chi sei?" Chiesi, le mie pupille si stavano dilatando dalla paura.
"Lei è Murumuru, la mia assistente" apparí davanti a me una figura imponente, grande come un grattacielo "piacere" mi sorrise, "finalmente ti conosco first" le ultime parole mi fecero rabbrividire, "sono Deus" caddi a terra dallo shock.

Weeeei! Come state? Sono tornata! In questo capitolo ho sviluppato un po' di piú la storia, volevo informarvi che per creare questa storia ho preso spunto da un anime che mi sta molto a cuore che si chiama "Mirai Nikki" ve lo consiglio davvero. Il principio del gioco,dei personaggi e dei diari è lo stesso ma la storia cambierà rispetto all'anime. Comunque se questo capitolo vi è piaciuto vi prego di lasciare un commento o di votarlo, mi scuso per eventuali errori ma non ho avuto il tempo di ricontrollare, scusetemi! Vi ringrazio ancora. Alla prossima!
Ila

Now I See Empty Eyes||Genn||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora