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"Faremo tardi!"
La sento urlare dalla mia stanza
"Mi devo solo pettinare" le rispondo entrando in camera.
In questo momento ho i capelli messi talmente male che come mi specchio quasi mi spavento.
"Alice saluta snapchat" non appena mi volto la vedo ridere mentre zoomma la mia faccia.
"Scarlett Leithold! Sei la mia migliore amica ma questa me la paghi!".
Dopo aver riso per un quarto d'ora rivedendo il video, si alza in piedi e mettendo il telefono nella sua Chanel nera, mi ricorda ancora una volta che arriveremo in ritardo alla sfilata.
Finisco di allacciare le mie Jimmy Choo, prendo la mia Michael Kors preferita, spengo le luci e seguo Scar fuori di casa.
"Stranamente in ritardo Alice." Dice Carl ridendo non appena saliamo in macchina.
Percorriamo tutta la 5th Avenue e, arrivati a destinazione,salutiamo il nostro autista.
Attraversiamo il red carpet e dopo qualche posa per i paparazzi, veniamo prese in disparte da una ragazza che ci chiede informazioni sui nostri outfit "Bellissimo vestito Alice".
"Grazie me l'ha spedito Versace, è della nuova collezione primavera estate"
La vedo appuntare ogni mia singola parola su di un taquino mentre fa la stessa domanda a Scarlett "le scarpe sono Giuseppe Zanotti, la borsa è Chanel e il vestito è Marc Jacobs".
Dopo averci ringraziate Scar va a prendere posto in prima fila mentre io afferro due drink da un cameriere, ma nel voltarmi mi scontro con un ragazzo ed appena incontro il suo sguardo profondo capisco subito di chi si tratta "oddio scusami non ti ho visto!" Prendo immediatamente un tovagliolo "non preoccuparti andiamo in bagno che sei messa piuttosto male anche tu" ride mentre mi squadra da capo a piedi.
Arrivati in bagno apro subito il rubinetto ed inizio a pulirmi le scarpe "Jimmy Choo?" Mi volto con faccia stranita "Da quando il ragazzaccio Brooklyn Beckham si interessa di scarpe?" Dico ridendo "Sono le preferite di mia madre, fidati che non me ne intendo di queste cose".
Non posso fare a meno di perdermi in quella risata, la sua risata.
"Mi sei mancata".
Dice tornando serio e guardandomi fissa negli occhi.
Sono passati mesi ormai dall'ultima volta in cui ci siamo visti, mi aveva lasciata per Kendall, una modella di Los Angeles che aveva conosciuto ai Coachella.
"Pensavo fossi felice con lei"
"Ci siamo lasciati dopo un mese, non li leggi i giornali?"
"Scusami se volevo solo dimenticarti"
"Hey, mi dispiace per quello che è successo, credimi, mi sono accorto subito dopo averti lasciata di aver sbagliato e non ho fatto altro che pensare a te, in tutti questi mesi".
Anche io non ho fatto altro che pensare a lui, ma non la può passare così facilmente.
"Brooklyn ho sofferto in questi mesi e molto, non puoi semplicemente sperare che le cose tornino come prima senza avermi parlato per tutto questo tempo".
Vedo il suo sorriso svanire in un espressione cupa "so che non è stato facile per te, ma ti prego dammi un altra possibilità"
"Pensavo fosse stato facile per te dimenticarmi, come fai con tutte ".
"Secondo te cosa sono venuto a fare a questa stupida sfilata? Sai che non sono il tipo da giacche e capelli laccati".
Non so che dire, insomma dopo due mesi mi si ripresenta qui, dal nulla, senza avermi più rivolto parola.
"Sembrava ti divertissi al Vogue after party qualche settimana fa." Dico senza guardarlo.
"Hai detto bene "sembrava", ma in realtà non sai quanto male mi facesse vederti ridere e scherzare con quei modelli".
"Secondo te cosa dovevo fare? Aspettare il ritorno del "principe azzurro Brooklyn Beckham"? Sai come funziona con i media, ti vedono lì da sola, senza accompagnatore e subito pensano a chissà quale cosa"
"Sapevo mi avresti aspettato, qualunque cosa io avessi combinato".
Come può dire una cosa simile?! Per chi mi ha presa? Gli lancio un' occhiata che lo fa tacere per qualche secondo.
"Brooklyn io me ne vado, o mi perdo l'inizio della sfilata"
"Senti" mi prende il polso e mi fa voltare, tirandomi il più possibile vicina a lui " so che non mi perdonerai facilmente, quindi perché non continuiamo il discorso in Central Park a fine serata?"
Il mio cuore batte a mille e la cosa potrebbe finire male, stando così vicina a lui.
"Ci penserò" Dico e me ne esco fuori dal bagno.
Non appena guardo il telefono noto 9 chiamate da parte di Scarlett e alzando lo sguardo la vedo corrermi incontro furiosa "Si può sapere dove ti eri cacciata?! E che è successo alle tue scarpe?! Va beh, non importa ora vieni che sta per iniziare!".
Ci sediamo, le luci si spengono, e non appena vedo chi apre la sfilata di Michael Kors, mi volto incredula verso Scarlett "Non ci posso credere!" La sento esclamare.
Esattamente lei: Kendall Jenner, la modella che mi ha rubato il ragazzo qualche mese fa è qui che cammina su dei tacchi a dir poco stupendi davanti a me e a Brooklyn, che lo vedo osservare la modella da capo a piedi e non credo sia per l' abito che indossa, davvero credevo fosse venuto allo show solo per me?
Non appena nota che lo sto fissando smette di guardarla e imbarazzato mi sorride, Lo lascio perdere e mi concentro sulla passerella.
A fine sfilata io e Scar andiamo a complimentarci con Michael per la stupenda collezione e dopo qualche intervista riusciamo finalmente ad uscire e ci dirigiamo verso Carl che ci aspetta in macchina.
Ovviamente Brooklyn non si è dimenticato del nostro appuntamento e mi afferra immediatamente la mano.
"Lei viene con me" dice alla mia migliore amica sorridendo e, senza farsi problemi, Scarlett ci saluta e mi lascia lí come se niente fosse.
Ci incamminiamo verso Central Park e non posso fare a meno di perdermi in quel sorrisino sul suo volto che, senza accorgermene, si crea pure sul mio.
"A cosa pensi?"
Lo sento dire e la sua voce mi riporta sulla terra.
"Nulla che ti riguardi" .
Mento. Il fatto è che mi è mancato terribilmente in questi due mesi e ritrovarmi sola, con lui al mio fianco, mi fa tornare in mente tutti i bei momenti passati assieme e tutta la fatica che ho fatto a cercare di dimenticarlo.
"Perchè hai voluto vedermi?" Chiedo per cambiare discorso.
Tutto tace, starà pensando a cosa rispondere.
"Ali"
Iniziamo bene, sa che non posso resistere quando mi chiama così.
"Da quando ci siamo lasciati mi sono accorto che la mia vita era cambiata, inizialmente pensavo di stare bene ma poi mi sono reso conto che stavo malissimo, non riuscivo nemmeno a uscire con Kendall perché pensavo a te : con chi fossi, se stavi bene, se ti mancavo.
Sentivo la tua mancanza in una maniera assurda, ho lasciato Kendall pensando di dimenticarti più facilmente ma non è stato così, anzi mi mancavi sempre di più, non riuscivo a resistere al pensiero di esserti così lontano e se ti fosse successo qualcosa, io non sarei stato lì a proteggerti, quindi ho deciso di tornare in città e di rivederti.
Quindi mi sono presentato al Vogue after party pensando che rivedendoti sarei riuscito a parlarti e a colmare quella voragine che avevi creato nella mia vita, ma quando finalmente ti ho vista ti stavi divertendo con dei ragazzi che non erano me e questa cosa mi ha distrutto.
Sono venuto quindi stasera alla sfilata sperando di riuscire a parlarti o almeno a vederti  perché non resistevo più al pensiero di non averti più nella mia vita."
Fa una piccola pausa, sento i miei occhi talmente pieni che stanno per esplodere e una lacrima mi riga il volto.
"Hey piccola non piangere, sono qui" .
Dice abbracciandomi e io non posso fare a meno di ricambiare con una stretta fortissima, finalmente dopo troppo tempo mi sento al sicuro, non mi ricordavo quanto bello fosse sentirsi così, mi ero dimenticata quanto mi mancasse.
"Grazie" .
Esclamo a fatica tra le lacrime.
Avrei dovuto rinfacciargli tutto il dolore che mi ha fatto provare, tutte le notti in bianco piangendo ripensando ai bei momenti passati assieme, ma è come se questo abbraccio abbia cancellato tutto.
Il mio cuore è pronto a perdonarlo ma la mia testa dice di aspettare, non posso permettermi di fare un altro errore, non voglio soffrire come ho già fatto.
"Non mi aspetto che tu mi perdona subito, so quanto hai sofferto e non credo sia minimamente comparabile a quanto io sia stato male per averti abbandonata così, quindi prenditi il tempo che ti serve per pensarci bene, ricordati che d'ora in poi io, Brooklyn Beckham, voglio solo il tuo bene, che fa stare bene anche me."
Dopo queste sue parole capisco che forse tiene davvero a me, lo conosco da quando sono nata, riesco a capire quando mente e posso assicurare di non averlo mai visto più sincero di così.
"Grazie".
Sembra che nel mio vocabolario stasera esista solo questa parola.
Mi abbraccia ancora e il mio cuore batte sempre più forte, vorrei restare abbracciata a lui all'infinito, ma purtroppo devo tornare a casa.
"Credo sia ora di andare" .
Sussurro ancora tra le sue braccia.
Arrivati sotto casa noto due paparazzi che ci fotografano, immagino già i titoli di domani con le nostre foto, ma ora non ci voglio pensare perchè ho ben altro che occupa la mia mente in questo momento.
"Grazie della serata Alice, mi sei mancata"
"Pure tu e non sai quanto".
L'atmosfera si fa sempre più intensa e in un attimo mi ritrovo Brooklyn a due centimetri da me, mi fissa le labbra e io non posso fare a meno di perdermi nelle sue, ma la mia testa continua a ripetermi di non fare l'inevitabile e senza accorgermi volto la faccia e il suo bacio finisce dritto sulla mia guancia.
"Mi serve tempo"
Affermo allontanandomi.
Il suo sguardo verso terra è deluso e rassegnato.
"Ok, capisco" .
Mi da un altro bacio sulla guancia.
"Buona notte Ali".
"Buona notte Brooklyn".
Lo guardo andarsene, entro in portineria,mi chiudo la porta alle spalle e crollo a piangere.

Welcome To New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora