Sogno?

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Vedo la luce attraverso le palpebre chiuse, sento il calore del sole sulla mia pelle, sono sveglia, sono....

Realizzai che dovevo aprire gli occhi, ma rimasi immobile. Il respiro muoveva piano il mio petto, il cuore si agitava come un uccellino in gabbia che sbatte le ali frenetico cercando la libertà. Cercai di pensare, provai a concentrarmi con tutte le mie forze, strinsi forte gli occhi quasi a voler cancellare quel bagliore che sembrava accecarmi. Mi sforzai di ricordare qualcosa, qualsiasi cosa, un attimo, un viso, un nome, un ricordo qualsiasi, ma tutto mi fuggiva, tutto era vago e confuso, una nebbia dorata avvolgeva ogni cosa nella mia mente rendendolo indefinito.

Chi sono? Cosa faccio qui? Cosa è successo? Perchè sono qui? E dov'è qui soprattutto? e........ ferma! Rilassati Anya...sgombera la mente. Già, facile a dirsi, sgomberare la mente...più vuota di così? Non so nulla al momento, è come se fossi in modalità pilota automatico, hai voglia a dire rilassati Anya..hey aspetta! Anya? perchè ho detto questo nome? Che sia il mio??

Un piccolo sospiro involontario si fece strada fra le mie labbra serrate ma mi ostinai a non muovermi e a non aprire gli occhi, stringendoli ancora di più fin quasi a farmi male, qualsiasi tipo di sensazione, anche il dolore era la benvenuta in quel momento di vuoto. Rimasi lì immobile, mentre il mio cervello pensava freneticamente volteggiando fra mille frasi e pensieri che si intrecciavano senza una linea logica, pieni di punti interrogativi e domande prive di risposta.

Una mano mi si sollevò leggera, nell'aria immobile, senza nemmeno che io me ne accorgessi, e in un riflesso involontario mi infilai una ciocca di capelli dietro alle orecchie. La piccola ciocca scivolò lenta a posto quasi conoscesse la strada, abituata ad essere messa lì nei momenti di stress. Una massa di riccioli, rossi come il fuoco, mi incorniciava il viso, fino a scendere intorno alle spalle come un mantello, sulla sabbia fine che accoglieva il mio corpo. Mille sfaccettature di fuoco brillavano nella lunga chioma, date dalla luce del sole che inondava con i suoi raggi Anya, scivolando sulla sua pelle ambrata, sulle sue curve armoniose e sul leggero abito indaco che indossava e lasciava scoperte le sue lunghe gambe tornite.

Ok calma ragazza, star qui a rimuginare e piangersi addosso non serve a niente. Direi che l'unica cosa da fare è iniziare a capire dove sono. Quindi forza e coraggio e in piedi....magari piano piano....

Mi constrinsi ad aprire un occhio, lentamente, senza vedere nulla, accecata da quel sole tanto caldo e abbagliante che rendeva tutto luminoso. Appena la mia vista si abituò a quella luce vidi un bellissimo cielo azzurro, con solo qualche nuvoletta pigra, che pareva disegnata da un bambino per quanto era buffa e pacioccosa mentre si muoveva piano nel cielo. Avevo ottenuto una vittoria ma la fine della battaglia era ancora molto lontana, mi abituai a quella vista con calma, lasciando che il mio cuore rallentasse e si quietasse un poco. Mossi lentamente le mani sul terreno intorno a me senza spostare lo sguardo, la vista del cielo era rassicurante e non ero ancora pronta a scoprire cosa ci fosse intorno a me. Sentivo della sabbia sotto le dita, morbida, fine, calda. Spinta dalla curiosità la guardai era dorata, e si stendeva tutto intorno a me, sotto di me, ero circondata dalla sabbia. Il mio cuore accellerò di nuovo finchè non vidi poco lontano un albero, e un'altro ancora...sembrava l'ingresso di un bosco.

Un Bosco? Una spiaggia e un bosco? Dove cavolo sono finita? E perchè non ricordo nulla! Maledizione! E' così frustrante tutto ciò!

Mi morsi le labbra nel tentativo di calmarmi mentre riportavo lo sguardo al cielo, cercando di replicare quell'attimo di queite avuto poco fà guardandolo. Ma l'effetto sedativo sembrava svanito. Sospirari di nuovo e smisi di mordermi la labbra. Cercando di elaborare le informazioni che avevo appreso con la mia fuggevole occhiata volevo farmi un quadro della situazione. Scoppia a ridere da sola all'improvviso, senza riuscire a fermarmi, piccole lacrime mi rotolarono giù dalle guance morendo sulla sabbia intorno a me, non riuscivo a fermare quella risata quasi isterica e decisamente fuori luogo, era più forte di me.

Un quadro della situazione? E come me lo faccio un quadro della situazione se non so in quale stramaledetta situazione mi trovo? Ma che assurdità mi vengono in mente?

-"Lo sai che hai una bella risata?"-

Sentii esclamare da una voce leggermente divertita che proveniva dalla mia sinistra.

Mi alzai di scatto senza pensare più a nulla se non a capire cosa stesse succedendo ma accanto a me non c'era nessuno. Solo una piccola duna mi bloccava la vista di cosa si estendesse da quel lato dell'ambiente dove mi trovavo, mi scossi la sabbia dalle gambe con le mani e a piedi nudi mi avvicinai nella direzione da cui era venuta la voce. Sentii un suono nuovo, sembrava acqua, mentre mi avvicinavo il rumore di risacca diventava sempre più forte.








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