Capitolo 1

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-Bene ragazzi potete andare- disse il professore.

Presi tutte le mie cose ed uscii dalla classe.

La lezione era stata piuttosto pesante ed avevo un forte mal di testa.

Mi diressi verso il bar della mia amica Dinah.

Ci conoscevamo da quando eravamo piccole,ci siamo sempre capite e lei mi ha sempre aiutata quando i bulli a scuola mi picchiavano.

-Hey Mila, com'è andata la giornata?- chiese la mia amica appena mi vide entrare nel bar.
-Hey DJ,è andata bene...ho un forte mal di testa,hai qualcosa?- chiesi
-Non sono mica una farmacia!- esclamò provocando la mia risata.
-Magari nella borsa hai qualcosa- rispondo.
-Vado a controllare,torno tra un attimo- disse per poi andare a cercare la sua borsa.

Mi sedetti su uno sgabello che si trovava davanti al bancone ed aspettai Dinah.

-Cosa posso portarti?- chiese un ragazzo abbastanza alto da dietro al bancone.

-Ehm..per ora nulla,grazie. Sto aspettando la mia amica Dinah- risposi.

-Neanche un bicchiere d'acqua?- chiese.

-Va bene- risposi alzando gli occhi al cielo,ma per fortuna lui non lo notò.

Tornò da me con un bicchiere di acqua naturale.

-Grazie- dissi.

-Di niente,io sono Henry- rispose sorridendo.

Ricambiai il sorriso.

-Mila ho trovato questa,vedi se può andare bene- disse Dinah porgendomi una bustina.

-Grazie DJ- dissi per poi versare il contenuto della bustina dentro il bicchiere.

Dopo aver bevuto il bicchiere d'acqua con il medicinale salutai la mia amica.

-Ci vediamo domani DJ- dissi.

-Ciao,passi anche domani pomeriggio?- chiese il ragazzo biondo.

-Dopo aver finito le lezioni passo sempre qui,quindi si..però non per te- puntualizzai.

Lui mi guardò tristemente.

Uscii dal bar e mi diressi verso la metropolitana.

Finalmente dopo dieci minuti di camminata arrivai.

Scesi le scale e raggiunsi una delle tante panchine e mi sedetti aspettando la metro.

Dopo qualche minuto vidi una ragazza avvicinarsi.

La guardai confusa,ma poi capii che voleva sedersi su quella panchina.

Era davvero una bella ragazza.

Aveva i capelli neri,non riuscii a vedere il colore dei suoi occhi siccome aveva gli occhiali da sole.

Indossava dei jeans neri,strappati ed una giacca di pelle.

Arrivò la metro e mi sbrigai ad entrare,anche se sapevo che a quell'ora era abbastanza vuota.

Mi sedetti in uno dei tanti posti liberi e la ragazza "misteriosa" si sedette in uno dei posti di fronte al mio.

Cercavo di distrarmi,ma il mio sguardo ricadeva sempre sulla sua figura.

Lei notò che la stavo fissando da troppo e mi guardò.

Sapevo che il suo sguardo era incatenato al mio. Lo sentivo anche se non potevo vederlo per via degli occhiali da sole.

Dopo qualche secondo mi sorrise e, cavolo, che sorriso!

Underground (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora