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Mi ritrovai nello spogliatoio della palestra a chiedermi cosa facessi io ancora lì , lì tra tutte quelle persone. Io avrei dovuto essere morta. Io avrej dovuto essere solo un corpo marcio che riposava vicino alle tombe dei miei cari. Ma no.

Io ero in quello spogliatoio, di quella fottuta palestra, di quella fottuta scuola a piangere per colpa di horan.

Sapete? Non chiedevo più che qualcuno mi capisse perché ormai avevo realizzato che nessuno mi avrebbe mai capito.Non chiedevo più che qualcuno fosse paziente con me perché il presunto qualcuno sarebbe stato solo un ipocrita. Non chiedevo più che qualcuno mi proteggesse perché nessuno lo avrebbe fatto. Non chiedevo più che qualcuno mi ascoltasse perché sapevo di essere una lagna. Non chiedevo più che qualcuno si fidasse di me perché sapevo che il presunto qualcuno ne avrebbe approfittato.Non chiedevo più che qualcuno mi salutasse perché spesso ero la prima a rimanere per i cazzi miei.Non chiedevo più che qualcuno mi desse attenzioni perché sapevo che avrei suscitato solo pena.
Chiedevo solo che tutti stessero zitti.

Ma a quanto pare nessuno riusciva a farlo, sopratutto quella persona che mi aveva rovinato la vita.

Niall's pov

"TU L'HAI FATTA SPARIRE E TU LA RITROVERAI , ORA ESCI DA QUESTA STANZA HORAN" sbraitò il preside.

Io uscì dal suo ufficio sbattendo la porta incazzato, a quanto pare qualcuno aveva fatto la spia sull'accaduto con alexa. Se l'avessi trovato non mi sarei scomodato ad ucciderlo.

Dovevo trovare alexa ma dove poteva essere? Dopo qualche minuto a pensare mi venne un colpo di genio.

L'avrei sicuramente trovata nello spogliatoio della palestra, era lì che andava a piangere dopo che io e i ragazzi la picchiavamo e ci divertivamo con lei.

Lei non lo sapeva ma io la spiavo, sapevo a memoria ogni suo movimento, come spostava i capelli all'indietro con una forcina per non sporcarli con le mani insanguinate, come le sue gambe tremavano mentre si sedeva sul pavimento ghiacciato, come con la testa si appoggiava alle ginocchia piene di lividi... Sapere che quelle lacrime erano causate da me mi faceva sentire male , così andavo nello spogliatoio maschile e davo un forte pugno sul muro. Non mi potevano costringere a picchiarla, sapevano benissimo cosa provavo per lei e ora l'inferno stava riniziando. Però avevo intenzione di scusarmi con lei, dovevo farlo.

Aprii la porta dello spogliatoio e lei era proprio lì, poggiata al muro e seduta con le ginocchia incrociate, fissava un punto indefinito e i suoi occhi erano rossi, sembrava che aveva appena finito di piangere.

Io entrai e quando lei si accorse di me scattó in piedi e cercó di allontanarsi, con pochi risultati visto che c'era un muro dietro di lei.

Aveva paura di me?

"M-i-mi dispiace" balbettò

"Per cosa?" Spalancai gli occhi

"Per lo schiaffo di prima , non volevo" disse e le lacrime riniziarono a venire giù dai suoi occhi.

Io mi avvicinai e leggevo sulla sua faccia il terrore , allungai il braccio e catturai una lacrima. Il mio gesto la sbalordì tanto. Le nostre faccia erano a pochi centimetri di distanza.

Che cosa avrei dovevo fare in quel momento ?

Over again || n.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora