Hey Jude

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4/04/1974

Caro diario,
Oggi la mamma è andata a comprare delle cose per la mia festa di compleanno che sarà fra qualche giorno e ha chiesto a zio Paul se poteva passare il pomeriggio a casa nostra con me. Lui ha detto subito che sarebbe stato felice di "fare di nuovo da baby-sitter al piccolo Jules". È sempre molto gentile, anche se, Hey!, ho quasi undici anni.
Abbiamo giocato a pallone in giardino e ho vinto 5 a 0! Lo zio Paul sarà anche bravo a cantare, ma è una schiappa a calcio!
A proposito, dopo un po' si è seduto al pianoforte in salotto e ha suonato una canzone che avevo già sentito tante volte: si chiama "Hey Jude" e mi ha raccontato che è dedicata a me e che l'ha scritta quando papà voleva sposare Yoko.
Mamma mi diceva sempre "Un giorno capirai perché provi qualcosa quando la ascolti, perché è speciale" ma non mi aveva mai detto che era così tanto speciale.
Anche papà ha scritto una canzone per me una volta, si chiama "Good night" ed è una ninna nanna che mi cantava sempre quando ero piccino. Mamma dice che la musica riusciva sempre a calmarmi quando piangevo.
Tornando alla giornata di oggi... Dopo pranzo zio Paul mi ha insegnato alcune canzoni con la chitarra che mi aveva regalato papà. Lui non l'ha mai fatto, era sempre troppo impegnato...
Loro due erano amici da tanto tempo, da prima che i Beatles diventassero famosi. Si sono conosciuti grazie alla loro passione comune per la musica. Poi però hanno litigato e ora non si parlano più. Anche se sono sicuro che presto torneranno il duo Lennon-McCartney di sempre, perché si voglio troppo bene! Mio padre potrà anche non vedermi per mesi, ma non riuscirà mai a stare troppo tempo senza il suo ex compagno di band!
Tante volte ho pensato di fare pena a Paul e che si sentisse quasi obbligato ad essere gentile con me. Poi però ho capito che lui mi vuole davvero bene, e io voglio bene a lui.
Quando non era in tour o doveva registrare delle canzoni, papà tornava a casa la sera tardi ubriaco e a volte non tornava proprio. Mamma diceva di essere tranquilla perché sapeva che c'era il suo migliore amico a prendersi cura di lui, ma era molto triste. Fin da piccolo ho capito che non dovevo rattristirmi, dovevo essere forte e fare l'uomo di casa. Così quando vedevo la mamma seduta sulla sua poltrona preferita con lo sguardo fisso fuori dalla finestra, mi avvicinavo a lei e le dicevo di non preoccuparsi e che papà ci voleva bene. Solo dopo ho capito che erano tutte bugie, quelle che dicevo. Ma in quel momento mi è sembrato giusto almeno provare a consolarla.
Spero che ora papà sia felice con Yoko. Ho sentito in televisione che vorrebbero avere un bambino. Spero che si comporti come un vero padre con lui e che gli voglia bene. Intanto io ho mia madre e lo zio Paul con me, e ormai mi va bene così.
Ora devo andare a dormire o mamma si arrabbia.

Julian


Angolo autrice
Allooora ehm... *tossisce* *toglie il cd di Please please me dallo stereo*
Intanto scusate per questa cosina qua🌚
Siccome la pagina di diario *nella mia mente da Beatlemaniaca* è stata scritta nel '74 e Jules aveva quasi undici anni, ho cercato di scriverla abbastanza semplice ma ho cercato comunque di rendere il messaggio (anche se non sono sicura di esserci riuscita)
Penso che, per Julian, suo padre non gli volesse bene ma secondo me, non era semplicemente pronto per essere padre, aveva paura di comportarsi come il suo, tanto che poi si è dedicato molto a Sean.
Comunque grazie se siete arrivati fino a qui💞

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 18, 2016 ⏰

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